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Mercato auto

Aprile ancora in alto mare. Senza incentivi, vendite auto a -33%


Avatar di Lorenzo Centenari, il 02/05/22

2 anni fa - In attesa dell'ecobonus, il settore non esce dalla crisi. I numeri

Mercato auto aprile 2022 in calo del -33%. Dati e classifiche
In attesa dell'ecobonus, il settore non esce dalla crisi. Oltre a diesel e benzina, scendono anche le full electric. Aprile in cifre

Il pubblico sgolosa gli incentivi, ma ai primi di maggio ancora nulla di concreto, solo la certezza che qualche soldino arriverà, probabilmente nel corso del mese. Nel frattempo, ad aprile 2022 vendite ancor meno lusinghiere di marzo, col computo di fine mese che registra un calo di un terzo rispetto a 12 mesi prima. Proprio alla luce dell'ecobonus all'orizzonte, giù anche l'auto elettrica. Dati Unrae alla mano, aprile in cifre.

I DATI DI MERCATO DI APRILE 2022

Il ritardo del decreto attuativo per gli incentivi, che ancora non vede la luce, ha appesantito il già notevole crollo del mercato delle immatricolazioni, che ad aprile 2022 sono scese a 97.339 unità complessive. Rispetto ad aprile 2021 si registrano 48.000 auto in meno, pari ad un calo del -33,0%, il secondo record negativo degli ultimi 12 mesi. Nei primi quattro mesi 2022 il volume delle immatricolazioni ha raggiunto 435.647 unità, circa 160.000 in meno del corrispondente quadrimestre 2021, con una perdita del -26,5%.

CANALI DI VENDITA La struttura del mercato di aprile conferma un crollo per tutti gli utilizzatori: i privati arrivano a perdere nel mese il -40% dei volumi, scendendo al 53% di quota (-6,5 p.p.); nel 1° quadrimestre il calo è del 29%, fermandosi al 60,8% di share (-2,5 punti). Le autoimmatricolazioni, con una flessione del -31,4%, guadagnano qualche decimale al 9,1% di quota in aprile, al 9,4% nel cumulato. Il noleggio a lungo termine riduce la flessione a un -11,3% nel mese (per il tracollo delle Captive), salendo al 23,5% di quota e nel cumulato la rappresentatività arriva al 19,5%. Le immatricolazioni del noleggio a breve termine perdono il -39%, con una quota che si ferma al 7,7%, mentre nel 1° quadrimestre si porta al 4% del totale. Le società, con un calo inferiore al mercato e pari al -14,7%, guadagnano quota di mercato, salendo al 6,8% (+1,5 p.p.) nel mese e al 6,2% (+0,9 p.p.) a gennaio-aprile.

L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE

L’analisi per alimentazione mostra e conferma alcune discontinuità e tracolli generalizzati. Benzina e diesel perdono rispettivamente il -42,9% e -38,5% delle immatricolazioni in aprile, portandosi al 27% e 21% di quota (come nel 1° quadrimestre). Una flessione pesante questo mese coinvolge anche il Gpl (-23,2%), al 7,4% di quota (8,6% nel cumulato), mentre un tracollo vertiginoso interessa il metano (-73,6%) che scende sotto l’1% di quota (0,9% in aprile e 1,1% in gennaio-aprile). Si conferma in flessione la quota delle BEV (-37,2%), nel mese appena al 3,1% del totale (3,3% nel cumulato), mentre le PHEV (-17,1%) tengono – come anticipato – con il 5,6% di quota in aprile e il 5,1% nel 1° quadrimestre. Le ibride, seppur in calo in volume (-18%), salgono al 35% di rappresentatività in aprile, con le “full hybrid'' al 9,2% e le “mild hybrid'' al 25,8%. Nel cumulato, le ibride coprono il 34,1% delle preferenze.

L’ANALISI PER SEGMENTI

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Un pesantissimo tracollo coinvolge in aprile tutti i segmenti del mercato: le citycar e utilitarie con un crollo di oltre 1/3 dei volumi scendono rispettivamente al 16,6% e al 37% di quota. Un minimo recupero di pochissimi decimali interessa le medie ed i segmenti E ed F. Il segmento D guadagna in aprile 1 punto.

CARROZZERIE  Tutte registrano un crollo generalizzato, ad eccezione dei soli monovolume compatti. I crossover ritornano market leader, salendo al 42,7%, con un distacco di quasi 4 punti dalle berline al 38,8% (leadership confermata nel cumulato). In crescita anche i fuoristrada al 12,1% del totale in aprile.

LA TOP TEN

Ecco la classifica delle auto più vendute ad aprile 2022.

AutovetturaImmatricolazioni
 Fiat Panda  9.474
Ford Puma 2.898
Volkswagen T-Roc 2.743
Lancia Ypsilon 2.742
Dacia Sandero 2.724
Toyota Yaris Cross 2.280
Jeep Compass 2.250
Fiat 500 2.087
Fiat 500X 1.969
Jeep Renegade 1.941

LE DICHIARAZIONI 

QUI UNRAE ''La lunga attesa degli incentivi che incombe sul settore sta logorando il mercato ormai dall’inizio dell’anno: c’è da sperare che già nei prossimi giorni si provveda a pubblicare il necessario Dpcm'', commenta Michele Crisci, riconfermato Presidente dell’UNRAE per il prossimo triennio.“Affinchè sia garantita la massima operatività alle reti di vendita, auspichiamo, inoltre, che le FAQ e la piattaforma Invitalia siano pronte a partire dal giorno stesso della pubblicazione del DPCM in Gazzetta Ufficiale. Ci auguriamo infine – aggiunge Crisci – che quanto prima si possa discutere come modificare l’originario impianto degli incentivi, includendo nei benefici anche le persone giuridiche, categoria sempre più rilevante nel mercato della mobilità e, quindi, motore della transizione energetica. La loro esclusione, sommata a un trattamento fiscale che già penalizza le imprese italiane e ne riduce la competitività nell’ambito europeo, sicuramente non aiuta il percorso di decarbonizzazione del Paese”.

QUI ANFIA “Si aggrava ulteriormente la flessione a due cifre che, dal secondo semestre dello scorso anno, caratterizza l’andamento mensile del mercato auto, ad aprile a -33% complici anche due giorni lavorativi in meno ad aprile 2022 rispetto ad aprile 2021 (19 giorni contro 21) — afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. ''Sul trend negativo delle immatricolazioni, pesa sempre più l’attesa dell’effettiva entrata in vigore degli incentivi all'acquisto di veicoli - auto e moto – elettrici, ibridi e a basse emissioni definiti dal Dpcm firmato lo scorso 6 aprile (650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024), da cui ancora ci separano la registrazione della Corte dei conti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’aggiornamento della piattaforma web dell’Ecobonus. Per evitare ulteriori danni al mercato, è’ necessario accelerare il più possibile questo processo, così da stimolare la ripresa della domanda, già fortemente penalizzata dai rallentamenti nell’approvvigionamento di materie prime e componenti e, quindi, dei processi produttivi”.

I DATI DI MERCATO DEI MESI PRECEDENTI


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 02/05/2022
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