Quattro decimi di secondo in meno nello sprint da 0 a 300 km/h e mezzo secondo in meno nel tempo sul giro sull'anello ad alta velocità del Centro Prove di Nardò, in provincia di Lecce: tanto vale la nuova batteria sostitutiva al litio fosfato che, con una maggiore densità energetica, potrà essere montata a partire da luglio 2022 sulle McLaren P1 d'antan. Prodigi dello sviluppo della tecnologia degli EV? Secondo un'intervista raccolta dalla testata CarBuzz le cose sarebbero molto diverse e gli accumulatori per le prestazioni complessive della hypercar inglese sarebbero poco più di una zavorra. Sentite qua...
McLaren P1 drifting
IL PREZZO DA PAGARE L'aumento delle prestazioni sarebbe infatti frutto unicamente della riduzione di peso che le nuove e più compatte batterie consentono. Peccato che a un dimezzamento del peso (da 106 a 50 kg) corrisponde un'autonomia elettrica ridotta ad appena un quarto. Si passa dai 12 km precedenti agli attuali 3 km. Il tutto a fronte di una spesa di 137.000 euro. Nessuna variazione nella potenza massima, che rimane di 916 CV, di cui 737 CV forniti dal V8 biturbo da 3,8 litri. Il nuovo accumulatore migliora la capacità di recupero energetico al rilascio dell'acceleratore, dicono, e ciò dovrebbe prevenire il rischio di trovarsi solo con il motore termico a spingere, rinunciando così ai 179 CV extra dell'elettrico. Ma concedeteci un pizzico di perplessità di fronte a tutto ciò. Chissà come si comporterebbe l'auto in una pista guidata se privata del tutto del sistema ibrido?