Più soddisfatti i proprietari di auto dell'Estremo Oriente. Ma anche i clienti dei brand tedeschi. Il report di Altroconsumo
PASSAPAROLA Con questo brand, vai sul sicuro. Con quell'altro, aspettati un problema dopo l'altro. Talvolta solo luoghi comuni, ma ogni leggenda, si sa, prende le mosse dalla verità. Tra i criteri che si adottano per scegliere una nuova auto, uno più degli altri è a scoppio ritardato. Il grado di affidabilità si esprime solo in là nel tempo: solo dopo un anno o due puoi sostenere con buona ragione se l'acquisto è stato indovinato, o se al contrario ti ha portato grane. Ad aggiornare la classifica dei marchi auto più affidabili ci pensa ora Altroconsumo: nel report, tante conferme. Sia in un senso, sia - ahimé - nell'altro...
Affidabilità auto, parte 1
GARANZIA MADE IN JAPAN Guasti al circuito elettrico (lampade, spie, alzacristalli, etc.), all'impianto frenante (pompa idraulica, dischi), a componenti elettriche del powertrain (motorino di avviamento, batteria): quanto spesso, in media, tocca prendere un appuntamento in officina per risolvere un inconveniente? Al primo posto come ''reliability'' - e non è affatto una sorpresa -, le auto del Gruppo Toyota: in primis Lexus, ma anche Daihatsu, il brand Toyota stesso, inoltre anche Subaru (che dal Gruppo pesca numerose componenti). Le giapponesi, ma anche i marchi coreani: nella parte alta della graduatoria, pure Kia e Ssangyong (oltre a Honda, Infiniti, Suzuki e Mitsubishi). Scandali a parte (vedi gli airbag Takata), con le orientali ti dimentichi persino l'indirizzo del meccanico e dell'elettrauto.
Affidabilità marchi auto, parte 2
ITALIANE PIANTAGRANE Dal grafico apprendiamo come gli europei esprimano soddisfazione per le asiatiche, ma pure per le immarcescibili tedesche: ben piazzate, soprattutto, Porsche, Audi e BMW. Le italiane? Secondo i proprietari, non molto affidabili (e ricorriamo a un eufemismo). Lancia, Fiat e Alfa Romeo classificate tra le ultime: design, comfort e prestazioni, ma l'auto italiana è quella che ti fa i dispetti più antipatici. Altroconsumo infine calcola la spesa media di manutenzione: al primo posto si piazza ancora una volta Toyota con 230 euro l’anno, seguita da Suzuki a 240 euro. Agli ultimi posti, Audi con 450 euro e Land Rover (550 euro). Che di malfunzionamenti (vedi la tabella) è pure esperta...