Quando si dice ''la realtà supera la fantasia''. Beh in questo caso, poco ci manca. Ferrari ha presentato una richiesta di brevetto presso l'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (USPTO) per un sistema di realtà aumentata per le corse, che consente ai piloti nel mondo reale di competere digitalmente con gli amici. Si avete inteso bene: una macchina vera contro una virtuale, sullo stesso circuito e nello stesso momento ma, verosimilmente, anche a migliaia di chilometri di distanza. Che il pilota sia in una vera auto o a casa utilizzando una console da gioco poco importa, perché entrambi saranno consapevoli della posizione del loro avversario. Chi siederà a bordo della vera Ferrari potrà vedere in tempo reale cosa sta succedendo attraverso un dispositivo di interfaccia speciale, il che sembra abbastanza semplice considerando, ad esempio, quanto siano progrediti gli head-up display che equipaggiano le automobili. Mentre il concorrente da casa ''vedrà'' il pilota reale sullo schermo della propria postazione gaming.
Un'immagine della Ferrari Esports Series 2023
OLTRE LA REALTÀ A bordo, il pilota dell'auto potrà vedere una proiezione dell'avversario virtuale come se fosse sulla pista nello stesso momento. La tecnologia dovrebbe arrivare addirittura a proiettare il veicolo virtuale sullo specchietto retrovisore qualora la sua posizione fosse dietro l'auto reale. Se si verifica un contatto tra le due (ricodiamolo, siamo pur sempre in pista), il pilota dell'auto stradale riceverà un feedback aptico nel sedile o sul volante. A seconda di dove avviene il contatto, il pilota ''vero'' percepirà addirittura una deviazione nella traiettoria del veicolo, come se si fosse verificato un effettivo contatto fisico tra due auto. Il trasferimento dei dati in tempo reale sarà probabilmente una delle sfide più grandi affinché questa innovazione funzioni, con la Ferrari che menziona la connettività 5G e persino 6G e una latenza inferiore a 500 millisecondi. Il pilota concorrente, seduto davanti alla sua postazione da gioco, ''sentirà'' l'auto reale come un avversario virtuale, anche se si tratta di un'auto vera guidata in tempo reale. Amettiamo che tutto ciò può sembrare piuttosto complesso e bizzarro, ma le tecnologie di base per rendere plausibile un metodo di guida del genere sono di fatto già disponibili. Tanto che anche altri produttori oltre a Ferrari hanno sperimentato la guida ad alte prestazioni in realtà virtuale. L'anno scorso, BMW ha annunciato il suo progetto Mixed Reality M. Come l'idea della Ferrari, anche questo fonde i mondi fisico e virtuale. I piloti al volante di una vera BMW M2 indossavano occhiali per la realtà virtuale, dove dovevano evitare ostacoli digitali. Vedremo se nel prossimo futuro Ferrari riuscirà a dar effetivo seguito e quest'ambizioso progetto.