È un esempio di sinergia industriale talmente virtuoso che andrebbe riportato nei manuali di ingegneria. Eppure le dirette interessate non lo pubblicizzano, fanno finta di niente, quasi a tutelare quello che è un vero segreto di Pulcinella: la nuova Jeep Grand Cherokee nasce su un pianale derivato dalla piattaforma Giorgio, quella che fa delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio due autentici e monumentali capolavori del piacere di guida. Qualcuno se n'è ben accorto, durante la prova della Grand Cherokee, che la nuova ammiraglia Jeep si guida gran bene. Non solo in fuoristrada, che è da sempre il suo regno, ma anche tra le curve, dove ora mostra un'attitudine che prima le non le apparteneva.
Jeep Grand Cherokee 4xe
GIORGIO, LA SPINA! La notizia ve l'avevamo già data quando i nostri fotografi avevano mandato le foto spia della Grand Cherokee attuale, poi però la parentela tra le italiane e l'americana non è mai stata messsa per iscritto - che io ricordi - forse per non rischiare di stuzzicare l'orgoglio nazionalistico di questo o di quel marchio. Chissà. Quello però che dovrebbe far riflettere è la motorizzazione con cui la Grand Cherokee 4xe è stata proposta sul mercato: un plug-in hybrid basato su un quattro cilindri 2,0 litri turbo, con due motori elettrici e batteria da 17 kWh, a dare 380 CV e 637 Nm di coppia, trazione integrale e fino a 48 km di autonomia a zero emissioni.
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PAZZA IDEA Ciò significa che i dubbi di qualche tempo fa, sulla possibilità di realizzare una Giulia o una Stelvio elettrificate come si deve, sono spazzati via dai fatti: la piattaforma Giorgio è elettrificabile eccome, fino a raggiungere il più alto grado di motorizzazione ibrida. Rimangono, certo, considerazioni su costi e opportunità di avviare un progetto del genere. Ci sarebbe mai il tempo e la richiesta per ammortizzare l'investimento? Sappiamo, perché l'ha detto il capo del brand Jean Philippe Imparato, che Alfa è al lavoro su un'ammiraglia elettrica descritta come bellissima ed eccitante. Mentre di eredi elettrificate di Giulia e Stelvio non si è mai parlato ufficialmente. E va sottolineato che, in versione appesantita dalla tecnologia plug-in hybrid, le due Alfa di cui sopra potrebbero perdere qualcosa del loro proverbiale dinamismo. Tuttavia...
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POSSIBILITÀ VS OPPORTUNITÀ Elettriche e plug-in hybrid arretrano, se guardiamo gli ultimi dati di mercato. Ma l'Europa non è il Mondo e altri brand dimostrano che c'è spazio e tempo per una nuova generazione di veicoli endotermici. Non solo all'estero, visto che anche a casa nostra cresce la richiesta di modelli a benzina, oltre che mild e full hybrid: tutte soluzioni che sarebbero abbondantemente alla portata della piattaforma Giorgio. Che con livelli di elettrificazione più bassi di quello ''alla spina'' rimarrebbe pure più vicina al peso-forma. D'altra parte è un fatto documentato che l'auto 100% elettrica guadagna terreno più lentamente delle aspettative, e l'impressione è che quella dei BEV non venga più vista con la stessa convinzione di prima come la soluzione unica e ultima per la mobilità. Se il vento dovesse cambiare, fa piacere che la piattaforma Giorgio non è ancora morta come si temeva, ma anzi potrebbe pure tornare di moda.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Grand Cherokee 2.0 Turbo 380 CV 4xe PHEV Overland | 272 / 200 | 96.000 € |
Grand Cherokee 2.0 Turbo 380 CV 4xe PHEV Summit Reserve | 272 / 200 | 106.000 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Jeep Grand Cherokee visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Jeep Grand Cherokee