Crescono le dotazioni, non i prezzi. Lei - la Jaguar per antonomasia, la XJ e il suo carico di fascino - decide di viziare gli amanti del genere, arricchendo il proprio allestimento senza toccare il prezzo di listino. "SE" si chiama, ossia Special Equipment, etichetta incollata alla 3.2 e alla 4.0 litri.
Si tratta in pratica di un avvicinamento al modello Sovereign. Saranno di serie: i cerchi in lega Eclipse da sedici pollici e le finiture cromate della calandra, l’elemento divisorio pel paraurti anteriore e le cornici delle luci posteriori, per quanto riguarda il design esterno.
Dentro, scompare la noce chiara, sostituita dalla radica di tipo venato, e
arriva l’intarsio in legno di bosso sul cruscotto. Poi il volante in legno e pelle, il pomello del cambio in legno, i tappetini e il portabicchieri anteriore.Cresce pure l’elettronica. I sedili davanti sono riscaldabili e con le posizioni memorizzabili (così come per poggiatesta, volante, e retrovisori), il caricatore CD è a sei dischi, gli specchi esterni sono elettrocromatici e ripiegabili elettricamente.Non mancano gli optional per mettere pepe: il sistema di controllo attivo delle sospensioni CATS e il pacchetto Sport Pack, che sparge vocazione grintosa tra sedili sportivi e pelle traforata.
I motori rimangono quelli: il 3.2 litri da 236 cavalli a 6350 giri al minuto (225 orari di punta e 8,5 secondi per toccare i cento da fermo) e il 4.0 litri da 284 cv a 6100 giri (240 la velocità massima e 7,3 per l’accelerazione).I prezzi, si diceva, non crescono, ma addirittura si riducono (a causa del nuovo
importo della messa su strada): 56.360 Euro per la XJ SE 3.2 e 61.310 Euro per la XJ SE 4.0 litri.Pubblicato da Redazione, 31/01/2002
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