Tutti si piegano al progresso, anche quelli da cui non ce lo si aspetterebbe proprio. Oddio, non che Jaguar abbia mancato di stupire con la sua virata verso il "ceto medio" degli ultimi due anni (proponendo comunque prodotti di tutto rispetto, come la S e la X Tipe), ma un'ammiraglia vera, come la nuova XJ, era difficile immaginarsela in alluminio.
E invece, con buona pace dei più tradizionalisti, la Jaguar superleggera sarà ben presto una realtà. Almeno così afferma, dal Salone di Francoforte, Jonathan Browning, amministratore delegato della Casa automobilistica britannica.
Le nuove politiche Jaguar prevedono un ampio uso di materiali e tecnologie innovativi
, con il duplice scopo di allargare sempre più la clientela e di fare una concorrenza reale a Case magari meno blasonate ma più avanti nella sperimentazione e nella ricerca.La Aluminium Intensive Technology rientra proprio in questo nuovo progetto. È chiaro che la bilancia non potrà che dar ragione ad una sportiva carrozzata in alluminio, con notevoli vantaggi in termini di consumi, prestazioni e riduzione di emissioni inquinanti.
Browning fa comunque notare che, sebbene la XJ sia la prima Jaguar in alluminio prodotta in serie, la Casa di Coventry ha comunque una lunga esperienza di prototipi con carrozzeria realizzata in questo materiale, a partire dalla XK 120 (1948) per arrivare alla supercar XJ 220 (primi anni ’90).
L’utilizzo di materiali ultraleggeri, unito all’introduzione di nuovi avanzati sistemi di sicurezza, come l’ACC (Adaptive Cruise Control) e l’A.R.T.S. (Adaptive Restraint Technology System, un sistema di protezione del passeggero anteriore in caso d’impatto), infonde ai responsabili Jaguar un grande ottimismo, dato che, per i prossimi anni, è previsto il raddoppiamento delle vendite.