Varati tardi, afflitti da interrogativi ansiogeni (la variabile delle tempistiche delle consegne), in ogni caso già scomparsi. Chi non si fosse affrettato a prenotare l'auto nuova, ingolosito dall'introduzione dei nuovi incentivi, può ora prendersi il suo tempo. Almeno, chi avesse nel mirino (ed è la maggioranza della platea) un modello termico a basse emissioni, oppure ibrido tradizionale (full hybrid), o anche ibrido ''soft'' (mild hybrid). Come si apprende dalla piattaforma Mise, fondi ecobonus di terza fascia CO2 (61-135 g/km) andati esauriti stamattina lunedì 13 giugno. Quindi non così velocemente come noi pronosticammo, ma pur sempre andati sold out in meno di venti giorni dallo start. Nuovo intervento del Governo? Alte le probabilità che la risposta sia un no.
Incentivi a diesel e benzina Euro 6 finiti. Interventi correttivi? Improbabili
SQUILIBRISMI Perché un conto è che una riallocazione delle risorse inizialmente stanziate sia tecnicamente fattibile (e con ogni probabilità, lo è), un conto è che l'esecutivo abbia la reale intenzione di farlo, cioè abbia l'intenzione di discutere e approvare un nuovo Dpcm ad hoc. L'ipotesi più realistica è quella perciò che vede il serbatoio per benzina e diesel Euro 6 piangere miseria fino a fine anno, e i fondi per elettriche e ibride plug-in, al contrario, consumarsi al rallentatore, rischiando di raggiungere l'inverno ancora colmi di energia non consumata. Già, perché a metà giugno le risorse per la prima fascia (0-20 g/km) ammontano ancora a 187 milioni di euro (su 209 milioni di euro stanziati), mentre alle vetture di seconda fascia (21-60 g/km) restano a disposizione 202 milioni di euro, su un monte iniziale di 218,5 milioni di euro. Come recita quel vecchio adagio? Chi ha i denti non ha il pane...