Dopo una notizia cattiva, una notizia buona, almeno per metà. Niente ridestinazione dei fondi per gli incentivi auto, in compenso cresce del 50% l'orizzonte temporale entro il quale registrare la vettura nuova, a partire dal giorno della prenotazione dell'ecobonus stesso. Tempi utili di immatricolazione da 180 giorni a 270 giorni, cioè da 6 mesi a 9 mesi. Così delibera il Consiglio dei Ministri, e pazienza se per i modelli diesel e benzina a basse emissioni gli incentivi sono già esauriti: a beneficiare della novità, restano sempre elettriche e plug-in.
VITTORIA DI TAPPA Il provvedimento era stato sollecitato a gran voce pressoché dalla totalità delle associazioni di categoria, da quelle dei Costruttori ai rappresentanti dei concessionari. Causa perdurante crisi chip, causa inoltre guerra in Ucraina e pesanti ripercussioni sulle forniture globali di materie prime, non da ieri i tempi di consegna dei nuovi veicoli sono particolarmente lunghi e incerti. Il mondo automotive chiedeva che il gap temporale entro il quale poter immatricolare l'auto venisse raddoppiato, raggiungendo cioè i 12 mesi. Un arco di 9 mesi lascia già comunque un margine di sicurezza, almeno nella maggioranza dei casi. Riscosso un mezzo successo, ora la community sta alla finestra: un travaso di risorse dalle prime due fasce alla terza fascia sarebbe accolto come un'altra, provvidenziale, boccata di ossigeno.