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Editoriale

Incentivi agli sgoccioli. E adesso? Come continuare a risparmiare


Avatar di Lorenzo Centenari, il 14/03/21

3 anni fa - Esauriti i fondi statali, qualche consiglio per comprare ancora bene

Incentivi auto 2021 esauriti entro marzo? Risparmia con l'usato
Esauriti i fondi statali, ecco qualche consiglio per continuare a comprare bene. Perché le occasioni esistono. Basta conoscerle

IL DOPO-BONUS Un segno meno qui, un altro là, e così via. Di questo passo, finiremo per parlare di semplice ''mercatino'' (vedi vendite febbraio Italia). Il quadro socioepidemiologico sembra ormai cristallizzato su uno stato di emergenza che trascina verso il basso la fiducia nel futuro, e di riflesso, la disposizione di famiglie e imprese a fare acquisti di beni durevoli. Beni tra i quali l'automobile è vittima sacrificale per eccellenza. A poco sembrano giovare gli incentivi pubblici, tanto più che i fondi sono in rapido esaurimento. Entro fine marzo, le proiezioni danno i serbatoi dell'ecobonus 2021 svuotati fino all'ultimo rimasuglio. Il serbatoio, almeno, che nutriva le vendite di diesel e benzina Euro 6 (fascia di emissioni 61-135 g/km di CO2), dei tre (prima fascia destinata allo scaglione 0-20 g/km, seconda fascia alla categoria 21-60 g/km) l'unico rivolto per davvero al grande pubblico. Dei 250 milioni di euro stanziati a gennaio, a metà mese (altro che giugno...) ne restano poco più di 50 milioni. E adesso?

DANNI LIMITATI Adesso, dopotutto, cambia poco o niente. PRIMO: perché gli aiuti più sostanziosi, il Governo li ha sempre destinati alle auto ad alto tasso di elettrificazione, vale a dire full electric e ibride plug-in. E di quelli, i granai statali sono ancora colmi (consultare il minisito ministeriale per conoscere la disponibilità in tempo reale). Gli incentivi sui modelli di maggiore popolarità non sono stati mai di importo tale da spostare le statistiche, né di influenzare in modo netto la propensione o l'astensione individuali al gesto dell'acquisto (3.500 euro con rottamazione, su un prodotto che a listino costa, metti, 35.000 euro, equivale a sconto del 10%). SECONDO: perché le iniziative delle Case auto fioriranno anche in epoca post-incentivi, in buona parte compensando l'assenza di contributi dall'alto. Del fenomeno, già abbiamo la testimonianza dello scorso autunno, quando si verificò una situazione analoga. TERZO: ecco l'ennesima occasione per passare al setaccio una piazza, il mercato dell'usato, che se approcciata con saggezza sempre ha regalato e sempre regalerà soddisfazioni superiori alle aspettative.

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L'USATO SICURO Parliamo dei reparti nobili, non dei fondali. Era la primavera del 2020, quando - nel buio totale - maturò in noi l'intenzione di approfondire il tema del mercato di seconda mano. Ebbene, a un anno di distanza, a quanto pare lo scenario eco-socio-sanitario è identico, sin peggiore se consideriamo che alle spalle abbiamo mesi di stress e incertezza. Tanto vale riscoprire le vecchie abitudini, oggi con maggiore consapevolezza e maggiore letteratura di allora: quali strategie adottare, quali canali frequentare, quali orizzonti temporali considerare.

FORMULE MAGICHE Quindi: perché ad esempio non ripassare la formula ''2+2'', quella che suggerisce di comprare un’auto usata di due anni e di rivenderla quando ne ha quattro, assicurandosi sia di guidare sempre un’auto semi-nuova con un basso investimento, sia disfarsene quando ancora il suo valore è remunerativo. Il canale online sempre una fonte immensa di occasioni e di confronti, dimensione tuttavia che va integrata da appuntamenti reali, e che va frequentata con la necessaria circospezione. In alternativa, i piazzali dei concessionari sono la vetrina non-virtuale più completa e trasparente. 

REPETITA IUVANT Il nostro archivio pullula di guide ed approfondimenti sull'usato: perché non rispolveriamo insieme l'album dei ricordi, e lo sfogliamo con occhi maturi? Lockdown oppure no (più sì, che no), nuovi incentivi oppure no (più no, che sì), piangersi addosso è inutile. Qualsiasi crisi, letta all'incontrario, chiamasi opportunità. Quella di mettere in moto il cervello, e realizzare come le risorse (non quelle economiche: quelle caratteriali e spirituali) tutti noi in realtà le possiediamo. Semplicemente, non ne conosciamo la chiave di accesso. A meno che non entri in gioco un senso di emergenza e di paura. Vale per i marchi auto, prodighi di idee su come oltrepassare indenni tempi duri, vale per noi automobilisti, il carburante di un mondo fantastico che non può, non deve arrendersi. Torneremo molto presto in argomento usato, scommetteteci.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 14/03/2021
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