MISTER MILIARDO Un brodino, così è stato visto dall'industria il nuovo piano di incentivi messo a punto dal Governo come forma di sostegno a un mercato auto in terapia intensiva. Considerati insufficienti i 50 milioni di euro inizialmente stanziati in aggiunta ai fondi già destinati all'ecobonus 2020 (170 milioni di euro, di cui 70 milioni di euro previsti sin da gennaio e ulteriori 100 milioni di euro contenuti nella prima bozza del Decreto Rilancio), ora l'esecutivo pensa a un versamento ben più sostanzioso. Un'iniezione di liquidità che porterebbe il montepremi vicino alla soglia di 1 miliardo di euro. Così, almeno, riferisce una fonte anonima ad Automotive News Europe. Incentivi a pioggia, prematuro esaurimento fondi scongiurato. Ma c'è un nodo da sciogliere.
Ecobonus auto 2020: ampliamento fondi in vista?
OGNI PROMESSA È DEBITO E quel nodo risiede nella reperibilità dei fondi stessi. L'arricchimento del plafond per l'ecobonus auto rientrerebbe in una manovra ben più ampia, un'operazione da circa 20 miliardi di euro a sostegno dell'economia più in generale, dalle famiglie alle imprese. Solo un ulteriore scostamento dei conti pubblici permetterebbe tuttavia al Governo di assicurare le coperture necessarie. Il deficit passerebbe dal 10,4% del Pil indicato nel Def di aprile all'11,6%, per un ritocchino quindi dell'1,2%: se il Parlamento voterà a favore dell'ennesimo scostamento di bilancio, quindi un nuovo indebitamento, allora un successivo decreto legge formalizzerà - tra le altre cose - anche l'aumento del pacchetto ecobonus. Il decreto dovrebbe venire approvato i primi di agosto: fino ad allora, i fondi riservati a incentivi ad acquisto auto ecologiche e rottamazione usato restano fermi a quota 220 milioni di euro totali. Dei quali buona parte già spesi nella prima metà del 2020.