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Strade fatte con materiale radioattivo: la Florida ci pensa davvero


Avatar di Emanuele Colombo, il 11/05/23

1 anno fa - Strade radioattive? Una soluzione coi suoi pro e i suoi contro

In Florida un disegno di legge per strade radioattive
In Florida è passato un disegno di legge per autorizzare l'impiego di materiale radioattivo nella costruzione delle strade

In Europa procede la lotta per la decarbonizzazione dei trasporti e la Svezia si prepara ad aprire al pubblico il primo tratto di autostrada attrezzato per la ricarica wireless delle auto elettriche in movimento. Per tutta risposta in Florida, negli USA, è passato un disegno di legge per autorizzare l'impiego di materiale radioattivo nella costruzione delle strade. Il disegno di legge richiede al Dipartimento dei Trasporti dello Stato di completare uno studio sulla fattibilità dell'utilizzo del fosfogesso - un sottoprodotto delle fabbriche di fertilizzanti - entro il 1 aprile 2024. Peccato non si tratti del metaforico pescato del giorno...

PROGETTO PILOTA Il disegno di legge approvato dai legislatori consente l'uso del fosfogesso tossico nei progetti stradali ''dimostrativi'' in Florida. Immediata la levata di scudi degli ambientalisti locali, che esortano il Governatore della Florida Ron DeSantis a porre il veto. Già nel 2020, sotto il governo Trump, l'agenzia per la protezione dell'ambiente americana (EPA) aveva approvato l'uso del fosfogesso nelle strade: approvazione ritirata nel 2021 a seguito di una causa e di una petizione da parte di gruppi conservazionisti, sanità pubblica e sindacati. Ad oggi, l'Environmental Protection Agency vieta l'uso dei rifiuti tossici di fosfato nella costruzione di strade perché rappresenta un rischio inaccettabile per gli operai, per la salute pubblica e l'ambiente.

Michael Rivera, CC BY-SA 4.0 &lt;https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0&gt;, via Wikimedia CommonsMichael Rivera, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

UN MILIARDO DI TONNELLATE Mettere il fosfogesso radioattivo nelle strade permetterebbe all'industria dei fertilizzanti di liberarsi dallo smaltimento sicuro dei milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi che crea ogni anno, generando un altro flusso di cassa per i giganti del settore, sostengono gli ambientalisti: ''un egregio sussidio per un'industria che ha una lunga storia di danni all'ambiente e di messa a rischio per la salute pubblica'', dice Ragan Whitlock, un avvocato con sede in Florida presso il Center for Biological Diversity. L'EPA attualmente richiede che il fosfogesso sia immagazzinato in enormi pile chiamate ''gypstacks''. Queste pile sarebbero soggette a rotture e perdite, con conseguente inquinamento dell'ecosistema e delle falde acquifere: ad oggi sono 25 nella sola Florida e contengono complessivamente più di un miliardo di tonnellate di scorie radioattive. Scorie che qualcuno scoperebbe volentieri sotto al tappeto. O meglio, sotto l'asfalto.

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L'ALTRA CAMPANA Ma siamo sicuri che tutto questo sia davvero una cattiva idea? Come detto prima, l'accumulo del fosfogesso nelle pile presenta delle criticità: in caso di perdite, il rifiuto tossico andrebbe a disperdersi nell'ambiente. Ecco perché sono diverse le ricerche scientifiche che tentano un sistema di smaltimento intrinsecamente più sicuro. In particolare, proprio incorporare il fosfogesso nel cemento o anche in alcune vernici, per renderlo più stabile e meno dispersibile nell'ambiente. Ma per passare dalla teoria alla pratica sarebbe troppo presto, stando a un articolo scientifico datato novembre 2022 - quindi recentissimo - e firmato da quattro ricercatori della cinese Northeast Forestry University. Secondo Jiahui Men, Yiming Li, Peifeng Cheng e Zhanming Zhang, ''L'applicazione del fosfogesso nell'ingegneria stradale è ancora nella fase preliminare e la maggior parte degli studi ha analizzato solo il suo effetto sulle prestazioni delle basi stradali o dei materiali della pavimentazione. Tuttavia, pochi studi si sono concentrati sulla sua durata o analizzato i suoi effetti a lungo termine sul suolo e sulle risorse idriche. Perciò, sono necessari studi più rilevanti per promuovere ulteriori applicazioni''. Se son rose fioriranno, insomma. Ma non oggi.

Fonte: WFTV9

Foto di copertina: Ilja Nedilko via Unsplash


Pubblicato da Redazione, 11/05/2023
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