Tutto, fuorché un benzina (o un diesel) ''monofuel''. Questa la scuola di pensiero che si è imposta negli ultimi anni e che ha visto sbocciare come margherite soluzioni ibride di tutti i tipi. Ma una variante ancora manca: è l'ibrido a benzina-GPL. Manca, ma forse ancora per poco: avvalendosi dell'esperienza degli storici partner della BRC di Cherasco, Kia avrebbe intenzione di introdurre sul mercato i primi esempi di ibrido a GPL entro il 2022. In attesa di coordinate più precise: quali possibili vantaggi dell'ibrido a gas?
La riscossa del GPL passa dalla tecnologia ibrida?
IN OFFICINA L'implementazione di un sistema ibrido a bordo di un modello a doppia alimentazione benzina-GPL (o anche viceversa: la conversione a gas di un modello mild hybrid o full hybrid) non è affatto un paradosso tecnico. L'unica operazione chirurgica che richiede massima perizia è quella che interessa il software che governa le logiche di funzionamento, in particolare le logiche di alternanza tra una forma di propulsione e l'altra. La componente ''hardware'' dell'impianto a gas, al contrario, resta pressoché immutata.
PRECEDENTI Nel 2017, per primi Suzuki e BRC proposero la trasformazione a gas dei modelli Ignis, Swift e Baleno con motore benzina mild hybrid 12 Volt. Sempre in Italia, già è stata sperimentata con successo la tecnologia ibrida a metano, vedi l'esempio di Ecomotive Solutions e Autogas Italia, autori di un prototipo perfettamente funzionante (e omologato per l'uso su strada) di Toyota C-HR Hybrid a gas naturale.
Toyota C-HR: ibrida, ma anche ibrida a metano
LA LEGGE A favorire la diffusione di un ''incrocio di specie'' come l'ibrido a GPL potrebbe contribuire anche la recente delibera dell'Unione Europea. La quale, a marzo 2021, ha ufficialmente autorizzato i Costruttori auto a commercializzare modelli a metano o a GPL provvisti di tecnologia mild hybrid a 12 Volt o a 48 Volt. Più precisamente, l'Ue riconosce ora anche ai mild hybrid a metano, GPL e anche a etanolo (E85), il meccanismo premiante per il calcolo delle emissioni di CO2, quindi i conseguenti benefici in fase di omologazione.
PRO E CONTRO Tornando nei panni di consumatori. Ibrida a metano o a GPL che sia, la filosofia è sempre la stessa: associare i benefici dell'elettrificazione parziale a quelli, più tradizionali, di un combustibile più ecologico e più economico (nonostante i clamorosi rialzi degli ultimi mesi) rispetto a diesel e benzina. Tra i pro del binomio ibrido-gas, senz'altro rientrano perciò consumi ed emissioni: più bassi che su un'ibrida, più bassi che su un'auto a GPL. Il meglio di due mondi. Per contro, maggiore sarebbe il prezzo di listino e più frequenti sarebbero gli intervalli entro i quali sottoporre l'auto a periodica manutenzione di routine. La parola ora alle Case: presto (forse) le prime proposte.