Auto che procedono a passo di lumaca, magari zigzagando a cavallo delle corsie; veicoli che mai ti aspetteresti di incontrare in autostrada; moto e scooter che paiono missili terra-terra in cerca di un bersaglio contro cui schiantarsi. Ecco una collezione di errori, orrori e infrazioni da ritiro patente in cui mi sono imbattuto di recente.
- 5. Il grafomane
- 4. Il signore della notte
- 3. Il pioniere in monopattino
- 2. Il ciclista d'assalto
- 1. L'affamata
IL GRAFOMANE
Niente, non ce la fa... A fare cosa? Ma a stare lontano dal telefonino mentre guida, ovviamente. Lui procede a passo di lumaca, quando si ricorda, a singhiozzo. Lo sfilo e mi è chiaro il perché: sta messaggiando, senza mani sul volante (ma entrambi i pollici scatenati a digitare sul display) e gli occhi rigorosamente a guardare il cellulare. Come lui, chi più chi meno, ce n'è un mucchio: non servono punizioni esemplari, ma la certezza dei controlli. E per inciso, chi guida così fa arrivare tutti più tardi a casa come in ufficio. Concèntrati: guidi più sicuro, perdi meno tempo e poi puoi chattare in poltrona. Ma che te lo dico a fare?
IL SIGNORE DELLA NOTTE
Via Emilia, tra San Giuliano Milanese e Melegnano: è inverno, c'è nebbia e data l'ora (18:40 circa) è pure buio pesto. Luci zero: solo i fari delle auto, che più che illuminare creano zone d'ombra micidiali laddove i fasci luminosi non arrivano. Ed è proprio là dove i fotoni non arrivano che ciondola e barcolla un ciclista senza fanali, tutto vestito di nero. Che se per sbaglio gli vado addosso sono pure capaci di dirmi che è colpa mia.
IL PIONIERE IN MONOPATTINO
Oggi sono una categoria molto di moda, i cosiddetti ''early adopters''. Sono gli individui più aperti all'innovazione e al futuro. Abituati ad aprire e percorrere nuove strade. Con grande sprezzo di qualunque regola. E fu così che, in uno dei miei molti trasferimenti autostradali, mi sono trovato a sorpassare un monopattino elettrico che marciava in corsia d'emergenza. Ma che cosa ti ha detto il cervello?
Monopattino è bello? Si ma non dappertutto! In autostrada, per esempio...
IL CICLISTA D'ASSALTO
Imbocco la corsia che mi immette in tangenziale - corsia a senso unico - e mi fermo di colpo. Un ciclista la sta percorrendo contromano, senza luci in piena notte, senza tenersi al margine ma anzi ben al centro della carreggiata. E senza freni. Io immobile, impotente, lo vedo avvicinarsi ancora e ancora, lungo la discesa, senza accennare a cambiare direzione o a rallentare. Bonk! Mi centra in pieno. Signore dammi la pazienza, perché se mi dai la forza qui faccio un macello!
L'AFFAMATA
Spostarsi in auto, nel traffico, durante la pausa pranzo è cosa ingrata: ci rimetti lo spuntino. O forse no? L'avevo vista da lontano la donzella, che vagava serpeggiando a cavallo della linea di mezzeria. Dietro di lei, una gran coda, visto che procedeva ben al disotto della velocità corretta. Ma lei niente, imperterrita, ondeggia senza farsi da parte. Automobilista alle prime armi? Magari! Invece no: solo una che non rinuncia al pasto, con una voluminosa ciotola di cartone eun cucchiaio, che di tanto in tanto appoggia sul sedile del passeggero, ma che non rinuncia a riportare alla bocca anche in movimento. Candidata al premio Strade Sicure.
DITE LA VOSTRA! Naturalmente non si contano episodi più banali ma non meno rischiosi per l'incolumità generale. La maleducazione e la mancanza di senso civico, a sensazione, sono sempre più presenti sulle nostre strade. Se ci dessimo tutti una regolata? Mettiamolo tra i buoni propositi per il 2023! Raccontatemi le vostre esperienze e... buon anno!