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Realtà virtuale

Cupra: ecco come si guida per davvero nel Metaverso


Avatar di Tommaso Marcoli, il 27/11/23

11 mesi fa - Abbiamo guidato una Cupra reale nel metaverso. Ecco perché

Guidare nel Metaverso: ecco l'esperimento di Cupra
Cupra fonde la realtà virtuale con la realtà fisica, il progetto Exponential experience con Urban Rebel è una novità assoluta

Se ne parla spesso. Anzi, sempre più spesso. Il Metaverso, l'intelligenza artificiale, l'interfaccia uomo-realtà virtuale. Sembra che questa nuova dimensione ''mista'' possa realmente tradursi in un'alternativa all'intrattenimento inteso come fruizione passiva dei contenuti. Ma non solo: la tecnologia di ultima generazione permette molto di più, con anche applicazioni pratiche molto interessanti. Cupra ci ha dato un'anteprima di come il cosìdetto Metaverso possa realmente trasferisri nel mondo fisico, reale. La Exponential experience è un concetto che unisce la forma digitale con la presenza di un oggetto (in questo caso un'automobile) permettendo di guidare in prima persona in un mondo fittizio, immaginato. Un po' come in Ready Player One. Vi raccontiamo come è andata.

Per guidare è necessario indossare il visorePer guidare è necessario indossare il visore

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COME FUNZIONA Il funzionamento è più semplice a dirsi che a farsi. Il conducente indossa un visore per la realtà aumentata, identico a quello utilizzato per videogiochi, collegato a un'unità di controllo elettronica a sua volta connessa a una postazione informatica. L'automobile scelta per l'esperienza è una Cupra Urban Rebel (qui trovate la Dark Rebel): sportiva elettrica ad altissime prestazioni che Cupra vorrebbe introdurre nei campionati sportivi omologati. La potenza di sistema raggiunge i 400 CV e la trazione è posteriore. Salirci a bordo è un'esperienza comunque rara; poterla guidare, unica. Tutto è effettivamente organizzato come dovrebbe essere su di una vettura corsa: volante, sedile, rollbar e persino la leva del freno idraulico. Manca solo il controllo del cambio, ovviamente. Siamo in un parcheggio, più precisamente all'interno di un'area di servizio dell'aeroporto di Girona. Qui i tecnici Cupra hanno costruito un circuito virtuale che è possibile vedere e affrontare esclusivamente indossando il visore. La sensazione è strana perché proiettati davanti a sé ci sono palazzi, cordoli, il mare ed è notte. Nella realtà sono le 15.00, mi trovo in un aeroporto e attorno a me non c'è nulla se non qualche palo della luce. Il circuito virtuale è semplice: poche curve, qualche rettilineo, si raggiungono i 60 km/h di velocità massima. Tutte le sensazioni sono reali perché io sto effettivamente guidando l'automobile, solo che sebbene stia girando all'interno di un'area chiusa, davanti ai miei occhi ho il centro di Barcellona. Incredibile.

La Urban Rebel in azioneLa Urban Rebel in azione

CON QUALE SCOPO L'esperienza è stata molto positiva e interessante. Sorge solo una domanda, perché? Cupra è convinta che questa attività possa realmente costituire un supporto a chiunque voglia avvicinarsi al motorsport. Non solo: l'obiettivo è costruire una struttura che permetta alle nuove generazioni di avere un motivo per appassionarsi agli sport motoristici. Infatti, le discipline sportive, soprattutto automobilistiche, non sembrano essere tra le priorità dei giovani. Ma lo sono i videogiochi, anche di corse che paradossalmente vivono invece un momento felice. Quindi l'intuizione è quella di unirli, dove il videogioco diventa realtà e l'automobile si proietta nel videogame. Il risultato è molto interessante, divertente e secondo Cupra questa soluzione permetterà anche di formare una nuova generazione di motorsport accessibile


Pubblicato da Tommaso Marcoli, 27/11/2023
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