Cresce tra i giovani il consumo di stupefacenti anche al volante: il progetto governativo per sensibilizzare l'opinione pubblica
ALLA "CANNA" DEL GAS Uno spinello arrotolato al momento sbagliato, e ad andare in fumo potrebbe essere una vita. La propria, ma anche quella di altre persone. Se la guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche è una piaga della quale la società sta maturando consapevolezza (che non significa che l'allarme sia rientrato, anzi), l'abuso di stupefacenti prima di mettersi al volante (peggio ancora, durante la marcia) è ancora per certi versi un tabù. Con la conseguenza che l'esercito di automobilisti "sballati" accoglie silenziosamente nuove reclute ogni giorno che passa.
PUBBLICITÀ PROGRESSO Promossa dal Moige (Movimento Italiano Genitori) con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche antidroga, “Mano al volante, occhio alla vita” è il nome della campagna finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica proprio in materia di incidentalità stradale correlata all’uso di alcol e droghe. Target diretto dell'iniziativa, una platea di 8.000 ragazzi e 15.000 tra genitori e docenti delle scuole secondarie di secondo grado di 10 regioni italiane. Clicca qui per i dettagli del progetto.
OHI, MARIA Non solo, rispetto alla guida in stato di ebbrezza, l'abuso di sostanze psicotrope cosiddette "leggere" come marijuana e cannabis è più difficili da misurare ad un controllo della Polizia stradale. Non è un caso che la campagna caschi proprio in concomitanza con la recente esplosione degli shop di cannabis “legale”, un fenomeno tra le cui conseguenze non va dimenticata la banalizzazione (specialmente tra i giovanissimi) del consumo stesso di droghe, quindi l’inevitabile incremento di incidenti stradali.
GENITORIO IN ANSIA Già, perché tra mortalità sulle strade e consumo di alcol e stupefacenti esiste una relazione diretta. A fotografare il dramma è l'Istituto Piepoli: nel 2017 i morti sono aumentati del 2,9%, attestandosi a quota 3.378 (contro i 3.283 del 2016). Inoltre, i feriti sono arrivati a 246.750, mentre i feriti gravi ammontano ad oltre 17.000. Tra questi, ancora particolarmente alto è proprio il numero di giovani tra i 20 e i 29 anni, fascia che rappresenta il 19,3% delle vittime totali. Nella stragrande maggioranza dei casi di decesso, la colpa è imputabile all’uso di alcol, di sostanze stupefacenti, infine all’uso improprio del cellulare.
PREVENIRE È MEGLIO CHE MORIRE Dall’indagine Piepoli sulla percezione degli italiani circa il pericolo di alcol e droghe connesse alla guida emerge inoltre come il 39% dei genitori con figli tra i 14 e i 19 anni teme che essi possano essere coinvolti in un incidente stradale, il 31% che facciano abuso di sostanze, anche prima di mettersi alla guida. Quale soluzione? Buon esempio, dialogo e responsabilizzazione la risposta individuata dalla maggioranza degli intervistati. Attraverso kit didattici, concorsi video, materiale informativo e strumenti digitali, “Mano al volante, occhio alla vita” promuoverà una maggiore consapevolezza sul tema. Informando, educando, e se serve, anche spaventando.