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Guida Michelin 2018, su Niederkofler, giù Cracco


Avatar di Lorenzo Centenari, il 16/11/17

7 anni fa - Tra le 9 destinazioni a Tre Stelle, il St. Hubertus. Cracco perde una Stella

Guida Michelin Italia 2018, Tre Stelle a Niederkofler. Cracco perde una stella

Tra le 9 destinazioni a tre stelle, anche il ristorante St. Hubertus. Retrocessi sia Cracco, sia Sadler: una Stella in meno ciascuno

UN, DUE, TRE...STELLE Una nuova Stella, anzi Tre, brillano nel firmamento della prestigiosa Guida Michelin Italia. Sono quelle guadagnate sul campo, anzi tra i fornelli, dallo chef altoatesino Norbert Niederkofler e dal suo squisito ristorante, il St. Hubertus di San Cassiano, in provincia di Bolzano. Ma a fare notizia sono soprattutto due "bocciature": sia Carlo Cracco, sia Claudio Sadler,perdono per strada una Stella Michelin. E il web si scatena: meno tv, più cucina. Per l'edizione 2018 della celebre rassegna rilegata dal Bibendum, presentata stamattina in pompa magna al Teatro Regio di Parma, culla nazionale della gastronomia, Niederkofler e il St. Hubertus si aggiungono invece ad altre otto destinazioni a Tre Stelle, quelle cioè che da sole "valgono il viaggio".

UN'ITALIA TUTTA DA MANGIARE Con 26 novità tra i ristoranti stellati, l’Italia si conferma anche per il 2018 la seconda selezione più ricca al mondo, con una destinazione a Tre Stelle, 3 a Due Stelle e 22 a Una Stella. Significativo il dato relativo ai giovani chef: il 30% dei ristoranti sono guidati da giovani talenti con meno di 35 anni. Tra questi, 4 hanno un’età uguale o inferiore addirittura ai 30 anni.

ESPERIENZA SENSORIALE Ma torniamo al protagonista di giornata, e con ogni probabilità, anche di un anno intero di pranzi e cene coi fiocchi. "Se i piatti rivelano la personalità dello chef, quelli di Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus - sostiene Michael Ellis, Direttore Internazionale Guide Michelinsanno raccontare mille e una storia. I protagonisti sono la natura, la cultura e i gusti schietti e intensi delle sue montagne, la passione e la fatica quotidiana dei contadini e degli allevatori, la qualità eccelsa dei loro prodotti, le tradizioni e i metodi tramandati, il calore dei masi, il desiderio di viaggiare per imparare e di ritornare per ritrovare il proprio stile di vita, l’impegno, la cura, la costanza che si sposano con l’entusiasmo e la leggerezza. L’incontro con questa cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana. Per gli ispettori Michelin, Tre Stelle emozionanti”.

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I MAGNIFICI NOVE Nella 63esima edizione della Guida Michelin Italia, oltre alle nuovissime Tre Stelle che splendono sulla cucina dello chef Norbert Niederkofler, si confermano al top della selezione anche Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma, Le Calandre a Rubano. 41 invece i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le Due Stelle Michelin. Tra questi, 3 novità: Andrea Aprea del ristorante Vun a Milano, Alberto Faccani del ristorante Magnolia a Cesenatico, inoltre Matteo Metullio del ristorante La Siriola a San Cassiano.

LOMBARDIA GOLOSONA Con 7 novità e 63 ristoranti stellati, è la Lombardia la regione più dinamica. La Campania, con 41 ristoranti, conquista la seconda posizione, mentre il Piemonte, con 40 ristoranti, si posiziona sul terzo gradino del podio. Completano la top 5 delle regioni più gustose d'Italia il Veneto, a quota 38, e la Toscana, con 35 ristoranti. Roma è la provincia più stellata d’Italia (un Tre Stelle, un Due Stelle e 23 Tre Stelle), con Napoli - 23 ristoranti stellati confermati - che passa in seconda posizione. Milano balza al terzo posto (4 Tre Stelle e 16 a Una Stella), superando Bolzano. Al quinto posto Cuneo, a quota 17.

UN SECOLO DI STORIA In totale sono più di 300, le novità contenute nell'edizione italiana della Guida Michelin, pubblicazione nata in Francia nel 1900 come piccola guida voluta dai fratelli Édouard e André Michelin per aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio che, allora, era spesso avventuroso. Conteneva informazioni pratiche su dove fare rifornimento, dove trovare un’officina e dove cambiare i pneumatici, ma anche indicazioni su dove mangiare e dormire. A distanza di oltre un secolo, oggi la Guida Michelin Italia propone ai suoi lettori oltre 5.300 alberghi e ristoranti.

BON APPETIT! La Guida Michelin, infine, non è solo cartacea. Tutti i ristoranti si trovano anche nella app Michelin Ristoranti, scaricabile gratuitamente per iOS e Android. Molto ricco di informazioni è poi il sito www.guida.michelin.it, motore di ricerca della Guida Michelin Italia che permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni, budget. A ogni ristorante corrisponde una descrizione dettagliata, con contenuti esclusivi sui ristoranti stellati e gli chef. Buon viaggio a tutti. E soprattutto, buon appetito.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 16/11/2017
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