SCALA REALE La più familiare in assoluto è quella delle classi di omologazione antinquinamento: da Euro 0 ad Euro 6, con l'Euro 7 - salvo altre disposizioni - pronta a subentrare. Sulla scala da 1 a 10 siamo abituati a contare anche i rapporti del cambio automatico: oggi non è raro imbattersi in sofisticate trasmissioni fino a 9 marce. Ma è l'automatizzazione in senso ancor più ampio, ad aver ispirato, gli anni scorsi (2014), quella classificazione che a poco a poco è entrata a far parte delle chiacchiere da bar. Sono i Livelli ai quali SAE International (Society of Automotive Engineering) associa a ogni modello un determinato tasso di Autonomous Driving. Dal Livello 0 al Livello 5: più si cresce, più il veicolo è in grado di avanzare senza l'intervento umano.
TAGLIANDO A maggio 2021 la SAE ha in parte riformulato i criteri di assegnazione di ciascun Livello: quale miglior occasione per fissare nella nostra mente le rispettive caratteristiche. E per realizzare che tra Livello 2 - cioè quello attualmente consentito dalle leggi della maggior parte dei Paesi Occidentali e proposto dalla maggior parte delle Case sul proprio alto di gamma - e il Livello 5 - cioè la ipotetica destinazione finale - la strada è ancora lunga. Molto lunga. Al punto tale che ad oggi, è più corretto parlare di ''guida assistita'' (qui la nostra guida completa agli ADAS e al loro significato).
SELF DRIVING IN SEI MOSSE Il gruppo di ingegneri di SAE International ha aggiornato la sua tabella dei Livelli di automazione della guida (in calce all'articolo, il documento ufficiale in lingua inglese) concentrando in particolare l'attenzione sui sistemi di guida autonoma Livello 3 e Livello 4, quelli cioè che anticipano la guida autonoma nella sua accezione più appropriata. Sono state inoltre aggiunte nuove regole che disciplinano la guida da remoto, una funzione in fase di rapido sviluppo. La struttura di base della classificazione rimane invece pressoché la stessa, con sei Livelli distinti da 0 a 5, tra un'auto che non può gestire alcuna attività di guida autonoma e una che è completamente in grado di muoversi autonomamente. Realizzato in partnership con ISO, l'ultima release degli standard SAE in materia di guida automatizzata (nome tecnico J3016) è un testo articolato e dettagliato. Cerchiamo invece di semplificare e limitiamoci, per ora, a fare chiarezza sulle differenze tra un Livello e il successivo.
GUIDA AUTONOMA LIVELLO 0
Nessun grado di automazione. Il guidatore si deve sempre occupare di ogni aspetto della guida, anche in presenza di sistemi di assistenza come frenata automatica di emergenza, monitoraggio angolo cieco, mantenimento attivo all'interno della corsia. Funzioni che, singolarmente, non aggiungono nulla al reale grado di automazione del veicolo.
GUIDA AUTONOMA LIVELLO 1
Assistenza alla guida. Il guidatore si deve occupare di ogni aspetto della guida, ma è supportato a livello informativo (sotto forma di alert visivi o acustici) da sistemi elettronici che possono indicare la presenza di situazioni di pericolo o di condizioni avverse. A questo livello l'automobile si limita ad analizzare e rappresentare le situazioni, ma il guidatore ha la totale e piena responsabilità della conduzione. Corrispondono al Livello 1 funzioni come cruise control adattivo o mantenimento del centro della corsia di marcia (lane centering).
GUIDA AUTONOMA LIVELLO 2
Automazione parziale, cioè il livello sul quale sono ora assestati i Costruttori e il Codice della Strada. Il guidatore si occupa della guida, ma vi è una prima importante integrazione di sistemi elettronici. A questo livello l'automobile interviene su accelerazione e frenata, ma anche sulla direzionalità, pur sempre sotto il controllo vigile del guidatore: sia lo sterzo, sia il gas, possono perciò - in determinati scenari, con segnaletica orizzontale ben visibile - essere gestiti contemporaneamente in modo parzialmente automatizzato. Sistemi denominati Lane Keeping Assist e, nelle versioni più complete, Traffic Jam Assist, Autosteer, Highway Assist, Driver Assist a seconda del marchio della vettura. Per fugare ogni equivoco: l'Autopilot di Tesla è un sistema di guida autonoma Livello 2. Idem altri programmi particolarmente avanzati come il Super Cruise di GM o il BlueCruise di Ford: automazione ''parziale'' e Livello 2, chiaro?
GUIDA AUTONOMA LIVELLO 3
Automazione condizionata. Rispetti ai primi tre livelli, la responsabilità del guidatore inizia a calare. L'automobile è in grado di amministrare la guida in condizioni ambientali ordinarie, gestendo accelerazione, frenata e direzione, mentre il guidatore interviene in situazioni problematiche in caso di richiesta del sistema o se lui stesso verifichi condizioni avverse. Nessun modello in vendita in Europa è oggi ancora provvisto di sistemi di Livello 3. Diverso il caso del Giappone, vedi Honda Sensing.
GUIDA AUTONOMA LIVELLO 4
Alta automazione. Il sistema automatico è in grado di gestire qualsiasi evenienza, ma affinché funzioni è necessaria la presenza di determinate caratteristiche di segnaletica stradale, nè deve essere attivato in condizioni estreme di guida come in caso di maltempo. I primi robotaxi senza conducente per il trasporto locale (in Europa, Volkswagen in prima linea con le sperimentazioni di ID.Buzz AD) rispecchieranno i canoni di guida autonoma Livello 4.
GUIDA AUTONOMA LIVELLO 5
Completa automazione. Il sistema funziona in qualsiasi condizione meteorologica e di traffico, comandi come sterzo, freno e acceleratore possono essere installati, oppure no. Il guidatore si trasforma definitivamente in passeggero, con un ruolo esclusivamente passivo. Sperimentazioni a parte: a quando le prime applicazioni sul mass market? Questa, è tutta un'altra storia.
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