Quando si parla di auto elettriche e del loro impatto sull'ambiente le fonti autorevoli non mancano e non di rado sono in disaccordo tra loro. Questo perché i calcoli che si fanno sono in base a una miriade di assunzioni arbitrarie, che possono condizionare i risultati finali. Talvolta, però, ci scappa lo svarione, come nel caso delle analisi Life Cycle Assessment (LCA) di Green NCAP, una branca dedicata del medesimo ente che si occupa di crash test. E l'organizzazione fa ammenda.
AMMISSIONE DI COLPA ''Purtroppo è stato individuato un errore nei risultati LCA pubblicati il 21 aprile 2022. [...] Ciò ha sovrastimato le emissioni create durante la produzione dei veicoli e, in modo meno significativo, quelle della manutenzione e del riciclaggio, e alla fine ha aumentato le emissioni complessive del ciclo di vita degli ibridi plug-in, delle auto a celle a combustibile e, soprattutto, dei veicoli elettrici puri. Questo errore è stato corretto. La maggior parte delle conclusioni più ampie dell'analisi originale non sono state modificate, ma i vantaggi, nella maggior parte dei casi, dei veicoli elettrici rispetto alle auto convenzionali con motore a combustione sono ora più chiari'', si legge nel comunicato.
Auto elettriche vs auto a benzina e Diesel: sono davvero green?
CAMBIO DELLA GUARDIA Il problema sarebbe derivato dall'interfaccia elettronica con cui Green NCAP e l'istituto Ioanneum Research, partner nello studio, si scambiavano i dati sui veicoli per le analisi del caso. In totale 13 dei 61 veicoli considerati sono stati interessati da questo problema: 7 elettrici a batteria (BEV), 5 ibridi plug-in (PHEV) e 1 a celle a combustibile a idrogeno (HFCV). I BEV con un'elevata capacità della batteria sono stati i più colpiti. Ciò rimescola un po' le carte in tavola e, tanto per fare un esempio, guardando i nuovi dati corretti si nota che la Fiat 500 elettrica (qui la nostra prova) ruba la medaglia d'oro alla Skoda Octavia Wagon Diesel quanto a energia consumata nell'intero ciclo di vita: dalla costruzione allo smaltimento.
QUESTIONE IRRISOLTA I risultati precedenti erano stati anche oggetto di osservazioni per alcuni dati di base su cui altre fonti non concordano: il Dr. Gerfried Jungmeier di Joanneum Research, autore della nota esplicativa, ribatte punto per punto, ma se volete approfondire trovate tutto nel PDF che potete scaricare in fondo alla pagina. Resta però irrisolta una questione che avevamo già sollevato nel nostro precedente articolo. Lo studio presuppone una vita utile delle auto elettriche pari a 16 anni o 240.000 km e queste assunzioni eccedono di gran lunga la garanzia fornita dalle case sul pacco batterie, pari a 8 anni o 160.000 km. Sicuri che in 16 anni non si renderà necessaria la sostituzione della batteria? Se così fosse, le emissioni associate al suo ricambio ecostringrebbero a rivedere i conti. E non di poco.
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