In Giappone per il G20, il presidente francese non considera più l'ipotesi di ulteriori negoziati. Priorità ai rapporti con Nissan
NO CONTEST Si apre, si chiude, di nuovo si apre, poi di nuovo si chiude. La porta che separa FCA e Renault viene ora chiusa a doppia mandata dal presidente francese in persona: in visita ufficiale in Giappone in vista del G20 di Osaka, Emmanuel Macron ha escluso possibili interventi nella partecipazione azionaria del Governo nel capitale della Losanga. Questo comporta che le influenze incrociate tra Renault e Nissan non subiranno mutamenti. Questo comporta, in ultima istanza, che la fusione con FCA, per i paletti piantati in precedenza, non può procedere.
ARCA DELL'ALLEANZA Ridiscutere le partecipazioni azionarie dei due soci dell'Alleanza, secondo il presidente della Repubblica è un argomento "fuori tema". In riferimento alla vicenda Ghosn, "niente in questa situazione - afferma Macron - giustifica il cambiamento delle regole di governance e della partecipazione statale in Renault, fattore che non ha nulla a che fare con Nissan". Meno politica, meno finanza, più industria: "Nessun rimescolamento dei rispettivi pacchetti azionari. Tra i due Gruppi - conclude l'inquilino dell'Eliseo - auspico semmai una crescente integrazione di tecnologie di guida autonoma e di piattaforme per modelli elettrici". Renault e Nissan rafforzano la loro partnership, FCA fuori dai giochi. Salvo l'ennesimo colpo di scena.