La decisione dei vertici di Eni di abbandonare Catania fa discutere. Delle 170 auto inizialmente disponibili, ne sono solo rimaste 38
PROBLEMA CRIMINALITÀ Comoda fruizione, elevata disponibilità di auto e costi relativamente contenuti. Così il fenomeno del car sharing, sconosciuto fino a qualche anno fa, è diventato uno dei must delle metropoli italiane e non solo. E se le varie società che operano nel settore cercano di allargare quanto più possibile il parco auto, ma anche il numero delle città in cui offrire il servizio, non sempre tutto fila come da programmi. Anzi, sempre più spesso c’è da fare i conti con la criminalità che, in alcuni casi, pare aver decisamente preso di mira le auto a noleggio.
ENJOY LASCIA CATANIA Nelle scorse ore vi avevamo parlato dei problemi riscontrati da Car2Go a Chicago, con oltre 100 Mercedes rubate, 16 persone finite in manette e la sospensione momentanea del servizio. Gli italiani, evidentemente, non sono da meno ed è quanto si evince dal parco auto di Enjoy a Catania: tra furti e danneggiamenti, sono soltanto 38 le Fiat 500 rimaste attive delle 170 inizialmente rese disponibili. Un vero e proprio disastro, che ha spinto la società di car sharing di proprietà dell’Eni a chiudere battenti nel capoluogo etneo.
PRIMA CITTÀ DEL SUD Indignazione per l’accaduto è arrivata dagli ambienti della politica siciliana, visto che quello catanese era il primo esperimento di Enjoy in una grande città del Sud dopo i successi di Firenze, Milano, Roma, Torino e il lancio del servizio a Bologna. Il sindaco Salvo Pogliese ha comunque manifestato comprensione per la scelta dei vertici di Eni, annunciando un giro di vite contro i responsabili di questi furti e danneggiamenti.
PARLA IL SINDACO “È vergognoso, non possiamo che prenderne atto – ha dichiarato il sindaco di Forza Italia, Salvo Pogliese – e stigmatizzare quello che è accaduto all’interno della nostra città ma i continui furti subiti hanno determinato questa scelta. Non possiamo che accoglierla con grande dispiacere. All’interno della città vi è un problema di sicurezza complessiva che sarà all’ordine del giorno in un comitato per l’ordine pubblico su cui c’è sinergia assoluta tra Prefettura, Questura, Guardia di finanza e Carabinieri”.
Foto: catania.liveuniversity.it