''Bevi responsabilmente'', ''Il fumo uccide''. Ma anche ''È un medicinale, può avere effetti collaterali anche gravi''. Slogan ai quali siamo ormai abituati, e che ammoniscono sulle possibili conseguenze dell'abuso di certe sostanze. Non vuoi mai che un giorno, visti i trend, pure sotto la pubblicità delle automobili compaiano postille simili. ''L'auto danneggia te e i tuoi cari'', magari accompagnate da immagini choc, come sui pacchetti di sigarette. Ah, e senza distinzioni tra una citycar elettrica e un pickup V8. Come dite? In Francia già stiamo arrivandoci? E a quando - vista l'amicizia tra i due popoli - anche di qua dall'arco alpino? Anno nuovo, terza puntata della collana di ''deliri green'' (qui la prima e qui la seconda).
Guerra all'auto, in Francia al via nuova battaglia
NON COMPRARMI Notizia dell'Epifania, a partire dal 1° marzo 2022 la pubblicità delle auto, in Francia, avrà un aspetto un po' diverso. Il Paese ha infatti di recente approvato una legge che richiederà alle Case di reclamizzare, insieme ai suoi prodotti e i suoi servizi, anche soluzioni di trasporto alternative più ecosostenibili, così da contribuire a ridurre inquinamento ed emissioni. Fonte Agence France-Presse (AFP), ai Costruttori sarà permesso di scegliere fra tre specifici messaggi: ''Considera il carpooling'', ''Per l'uso quotidiano, prendi i mezzi pubblici'', infine ''Per i viaggi brevi, opta per camminare o andare in bicicletta''.
UNA BELLA MULTINA Emanata dal locale Ministero della Transizione Ecologica, la legge riguarda sia gli annunci pubblicitari in onda sulla TV, sia quelli per carta stampata, radio, internet, cinema, cartelloni e schermi pubblici. C'è persino l'apposito hashtag: ''#SeDeplacerMoinsPolluer''. Spostarsi, inquinando di meno. Ogni annuncio, inoltre, dovrà necessariamente includere anche la classe di emissioni del veicolo. Non ti adegui? Il mancato rispetto della norma potrebbe comportare una multa fino a 50.000 euro. Un deterrente che già avrebbe convinto marchi come Hyundai e Volkswagen ad affrettarsi - non proprio con l'umore ai massimi storici - per farsi trovare pronti alla fatidica scadenza.
In Francia, pubblicità auto come quella di tabacchi e alcolici?
LEGGE DOPO LEGGE E questo, in fondo, è nulla, se si pensa che la frangia più radicale degli ambientalisti insisteva per il divieto della pubblicità auto di ogni genere. Per il momento, i verdi francesi si devono accontentare della decisione, da parte del Governo, di vietare la pubblicità di modelli con emissioni CO2 superiori a 123 g/km a partire dal 2028. Così, tanto per abituare l’opinione pubblica per gradi, e preparare il campo allo stop alla vendita di motori endotermici, che la Ue individua nel 2035.
Dal 2035, in tutta Europa, stop a diesel e benzina?
DI TUTTA L'ERBA... Solo due considerazioni semplici semplici: a quanto pare, il provvedimento in vigore da marzo non fa distinzione tra tipologie di auto, trascinando nel calderone - e costringendo, in qualche modo, a fare ammenda - anche le tanto virtuose ibride e 100% elettriche. Matura forse la consapevolezza che auto elettrica non è un sinonimo di ''zero emission'' dalla A alla Z?
DISINTÒSSICATI Secondo punto: perché sottolineare ovvietà? Se tabacco e alcol sono ''vizi'' da cui puoi guarire, l'auto spesso è una necessità. In un momento di crisi economica, chi compra un'auto raramente lo fa per capriccio. Lo fa per bisogno. E dei trasporti alternativi, già ne è consapevole. Siamo tutti d'accordo sulle sue - parziali - responsabilità in tema di inquinamento. Ma trattare l'automobile alla stregua di sostanze che generano dipendenza, gli automobilisti alla stregua di tossici, suona un po' eccessivo, persino offensivo. Passa un messaggio di altro tipo: anziché comprare l'auto elettrica, l'auto non comprarla proprio.