ZERO EMISSIONI? ANCORA NOSi fa presto a dire auto a zero emissioni. Termine ormai sulla bocca di tutti, esperti e non, per indicare i modelli con motore 100% elettrico. Tuttavia, l’obiettivo “zero emissioni” è un miraggio se lo interpretiamo nel senso stretto delle parole. Il motivo è presto detto, poiché non è solo il motore endotermico a generare inquinamento, per esempio, anche gli pneumatici, che rotolando e consumandosi sull’asfalto producono particelle inquinanti. Ci avevate mai pensato? Ecco un esempio: per ogni 1,6 km circa percorsi da qualsiasi veicolo con pneumatici in gomma, sono generate microparticelle che provengono sia dallo pneumatico sia dalla strada. Fra i costruttori sensibili al tema ambientale (oggi praticamente tutti), Audi ha analizzato questo fenomeno molto attentamente e sta collaudando un sistema di filtraggio, che potrebbe aiutare a prevenire alcuni dei danni ambientali creati da queste emissioni. Il costruttore tedesco ha giocato in casa e si è concentrato sui dati ricavati in Germania.Gli studi di settore messi sotto la lente d’ingrandimento dal colosso automotivesuggeriscono che 110.000 tonnellate di particelle di usura stradale finiscono per le strade sotto forma di microplastica ogni anno sul solo territorio tedesco. Quando la pioggia cade, questi residui sono spazzati via attraverso il sistema fognario, nei corsi d'acqua e infine nell'oceano.
Progetto Audi: i collaudi dei filtri stradali sono iniziati da BerlinoUN FILTRO PER LE STRADEPer rimediare, la Casa di Ingolstadt sta lavorando con la Technische Universität di Berlino per sviluppare un nuovo concetto di filtro per il deflusso urbano. Attualmente sta collaudando sistemi di filtraggio che tentano di intrappolare le microplastiche a livello della strada, a livello di drenaggio e delle fognature, al fine di catturarle prima di danneggiare gli ecosistemi. Lanciato nel 2020, il progetto è iniziato in un laboratorio dell'Università Tecnica della capitale, dove i ricercatori sono riusciti a intrappolare non solo le emissioni degli pneumatici, ma anche mozziconi di sigarette, involucri di caramelle, coperchi di bicchierini del caffè e altre microplastiche.Da poco più di un mese, il sistema è stato implementato in una strada ad elevato tasso di circolazione a Berlino, dove è stato portato a termine il primo vero test durante una serie di forti fenomeni temporaleschi che hanno colpito la città a febbraio.
Progetto Audi: il rotolamento degli pneumatici sull'asfalto genera microplastiche inquinanti I COLLAUDI SONO POSITIVIIl team ha schierato nove filtri in tre zone per valutare quale fra questi era il più efficace e come potevano funzionare tutti insieme.“Il sistema ha già superato i test con gomma per pneumatici rettificata di dimensioni comprese tra 20 e 1.000 micrometri (µm) in condizioni di precipitazioni da leggere a medie”, ha affermato Daniel Venghaus, ricercatore associato presso il Dipartimento di gestione delle acque urbane della capitale tedesca. “Ora stiamo lavorando per migliorare le prestazioni del filtro in caso di forti precipitazioni”. L'obiettivo è far funzionare gli URBANFILTER, come vengono chiamati, per un anno senza manutenzione o pulizia. Collegando i filtri insieme e utilizzando le informazioni sulla città relative alla loro posizione, i filtri possono anche essere puliti preventivamente in caso di forti piogge per ripristinarne la perfetta efficienza.
Progetto Audi: un dettaglio sul funzionamento dei filtri stradali IL PROGETTO DEVE ESSERE SVILUPPATOQuesto ambizioso programma, nel frattempo, va avanti rapidamente, con l’ADAC Driving Safety Center (in sintesi l’ACI tedesca) coinvolta nello sviluppare ulteriormente tale tecnologia. “Il nostro obiettivo è intraprendere, ove possibile, azioni preventive in modo che meno microplastiche vengano disperse nell'ambiente”, ha affermato Rüdiger Recknagel, Direttore di Audi Environmental Foundation. Un programma di lavoro intenso aspetta ancora tutti i protagonisti di questo progetto, ma che se troverà un’applicazione concreta, non solo in Germania, ma anche a livello globale, porterebbe a un ulteriore diminuzione delle emissioni inquinanti per avvicinarsi all’ambito concetto di “zero emissioni”. Restate connessi, che vi aggiorneremo quando ci saranno novità.