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Industria

Fiat e Alfa Romeo: i programmi ci sono, ma sono fermi


Avatar Redazionale, il 26/02/18

6 anni fa - Fiat e Alfa Romeo: addio al diesel, fermo alla produzione e cassa

Fiat e Alfa Romeo: addio al diesel, fermo alla produzione e cassa

FCA ferma la produzione di Alfa Romeo Giulia e Giulietta e dirà addio ai motori diesel dal 2022: ipotesi sulle mosse di Marchionne

ADDIO AL DIESEL Il prossimo 1° giugno, con il nuovo piano industriale, Fiat Chrysler potrebbe annunciare l'abbandono dei motori diesel per le auto passeggeri entro il 2022, in seguito al crollo della domanda e all'aumento dei costi per renderli compatibili con i futuri standard delle emissioni (fonte Financial Times).

RIVOLUZIONE NECESSARIA Lo scenario è contraddittorio: il paventato addio ai motori a gasolio implicherebbe lavoro in più per sviluppare l'elettrificazione dei modelli a benzina (magari anche con il contributo delle tecnologie Bosch di cui vi abbiamo già parlato).

TAGLI ALLA PRODUZIONE ATTUALE Quest'anno, però, le linee produttive di Alfa Romeo Giulia e Giulietta si fermeranno dal 22 a fine marzo; e a Modena, Grugliasco, Melfi e Cassino la cassa integrazione verrà implementata con chiusure prolungate grazie all’uso di ferie e permessi, ha sottolineato il segretario nazionale della Fiom. Come dire che i lavoratori saranno costretti a sprecare i propri giorni di ferie durante le chiusure decise dall'azienda.

NON SONO INTERCAMBIABILI Chiaramente, il lavoro sulle linee e lo sviluppo di nuovi modelli sono attività diverse, che richiedono l'impiego di professionalità altrettanto diverse, quindi non si può pensare che l'avvio dei lavori sulle Fiat e Alfa del futuro salvi dalla cassa i lavoratori ora coinvolti.

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TUTTO FERMO Tutto però appare fermo, almeno in Italia, dove ancora non si sono visti girare i muletti che anticiperebbero l'uscita nuova Fiat Punto 2019. Della quale, peraltro, i progetti ci sarebbero eccome, come vi avevamo raccontato. E pure sui nuovi Suv di Maserati e Alfa Romeo non ci sono ulteriori notizie, se non le speculazioni sul possibile sito produttivo.

VERSO LA DELOCALIZZAZIONE? Il timore è che Marchionne stia sempre più delocalizzando. Recenti sono i rumors secondo cui proprio la Punto potrebbe trovare casa in Serbia, “mentre i motori innovativi della Magneti Marelli di Bari sono montati sulle Chrysler in America”, accusa la Fiom. Ma c'è un'ipotesi alternativa.

CAMBIO DELLA GUARDIA In vista del passaggio di consegne al nuovo Amministratore Delegato (sul cui nome vige ancora il più stretto riserbo), Marchionne, che lascerà la guida del gruppo nel 2019, potrebbe scegliere per un anno prudente. Una possibile chiave di lettura è che Marchionne intenda lasciare al suo successore la responsabilità di avviare i nuovi progetti.

SCOMMETTIAMO CHE... Questo scenario, però, appare semplicistico, perché un 2018 di sostanziale fermo degli investimenti potrebbe portare a un pericoloso ritardo negli anni successivi. Siamo – è bene dirlo – nel campo delle speculazioni, ma un'ipotesi plausibile alimenta la speranza di una brusca accelerazione delle attività a partire dalla prossima estate. Non è niente più che una scommessa, ma speriamo di vincerla.

AGGIORNAMENTO DAL SALONE DI GINEVRA 2018 Al Salone di Ginevra 2018, Sergio Marchionne ha parlato delle future strategie del gruppo FCA. Senza anticipare nulla della conferenza del 1 giugno, ha però detto alcune cose che mettono in forse il futuro della nuova Fiat Punto: clicca per saperne di più.


Pubblicato da Redazione, 26/02/2018
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