Più accessibile l'italiana, più accessoriata la rivale inglese. 500 e Mini tra motori, prezzi, dotazioni. And the winner is...
NEVER ENDING STORY Tra i giovani (e ancor di più "le" giovani), ma anche i meno giovani, guidarne un esemplare è sempre stato un simbolo di gusto ed eleganza. Quel "sempre" non è stato aggiunto a caso: Fiat 500 è sulla piazza da qualcosa come 12 anni (2007), e dagli esordi è pressoché immutata (solo un piccolo restyling nel 2015). La rivale per definizione è un'altra utilitaria chic come la Mini, specie quella originale con carrozzeria a 3 porte. Per la popolare icona "british", seconda generazione datata 2013, restyling di metà percorso nel 2018. L'eterna sfida tra due metrosexual campionesse di ascolti è in corso da un decennio e oltre. Scegliere una piuttosto che l'altra è questione di cuore, ancor più che calcoli economici. Sottoponiamole a perquisizione, e cerchiamo di capire quale sia il segreto della loro resistenza fisica e mentale.
DIMENSIONI Non appartengono alla stessa fascia, Fiat 500 e Mini 3 porte. L'italiana è una citycar in piena regola che da un capo all'altro misura poco più di 3 metri e mezzo (357 cm), la sfidante anglo-tedesca passa al secondo piano grazie a una lunghezza di 382 cm. Entrambe sono in ogni caso omologate per 4 persone, ma in termini di capacità di carico, la Mini torna a distanziare 500 di qualche punto percentuale: in configurazione minima, 211 litri contro 185 litri. Il trasporto cose non è il piatto forte per nessuna delle due, ma in caso di emergenza, l'anglosassone si presta un pelo meglio.
ESTERNI Il design, ecco la portata principale sia di 500, sia di Mini. Il Cinquino piace per le proprie forme morbide, i dettagli tondeggianti, il musetto sorridente, un tettuccio che sa tanto di amorevole guscio protettivo. Ispira simpatia alla prima occhiata, proprio come l'antenata dello scorso secolo. Dal canto suo, Mini è sia graziosa, sia sportiveggiante: forma complessiva più tradizionale, ma anche ruote di maggior diametro, sbalzi ridotti all'osso e prese d'aria di maggiore superficie. Più basso pure il baricentro: il suo heritage è ricco di contaminazioni racing, e i richiami sono espliciti. Così come non fa nulla, Mini, per nascondere il suo senso patriottico: non appena può, disegna la bandiera della Gran Bretagna. Su tettuccio, fari, specchi retrovisori. Scelgono impronte differenti, 500 e Mini. Ma nel gioco della seduzione, una non prevale sull'altra.
INTERNI Apriamo le portiere, e guardiamoci intorno a 360 gradi. Fiat 500 è l'eleganza fatta utilitaria: sedili, volante, cruscotto, control unit. Nel poco spazio a disposizione, tutto è studiato per riprodurre un ambiente chic. Il risultato è un abitacolo accogliente, né minimalista, né barocco. Più giocherelloni gli interni Mini, un tripudio di colori, forme e cicalini che agli oggetti a bordo danno un'anima e un carattere. Non c'è soluzione che non abbia un ché di originale, dalle maniglie porte ai tasti sulla plancia, sino al display navigatore, la cui forma tondeggiante non ha eguali sul mercato. Né la torinese, né l'automobilina costruita a Oxford da BMW Group, primeggiano per abitabilità passeggeri. Ma con il senso pratico, si sà, il design non va d'accordo. E qualche sacrificio, per due gioiellini simili siamo disposti ad accettarlo.
MOTORI Ecco una differenza concettuale non da poco: 500 ha ormai detto "ciao" al diesel, proponendo esclusivamente motorizzazioni a benzina. Il 4 cilindri 1.2 da 69 cv, anche a duplice alimentazione benzina-GPL, il bicilindrico TwinAir turbocompresso da 900 cc (85 cv). Sempre in attesa (il debutto al Salone di Ginevra 2020) della tanto chiacchierata 500 elettrica. Più articolata la gamma Mini: oltre al tre cilindri benzina da 1,5 litri della One (75 o 102 cv) e della Cooper (146 cv grazie al turbo), e al 4 cilindri da 2 litri della Cooper S (192 cv), resistono sia il 1.5 a gasolio di Mini One D (75 cv) e Cooper D (116 cv), sia il 2 litridiesel di Mini Cooper SD (170 cv). Ancora qualche mese, e anche l'inglese avrà la sua variante elettrica (Mini Cooper E).
PREZZI Listino nettamente a favore di Fiat 500, modello che parte da 14.350 euro (1.2 Pop), e che nella sua edizione più accessoriata (1.2 EasyPower 120 Anni), al netto di optional non supera quota 18.850 euro. Più alta la soglia di ingresso di Mini 3 porte: 17.950 euro la One 55 kW (la variante per neopatentati), 30.000 euro tondi tondi la Cooper SD. Un gap, quello tra le due candidate, che rispecchia sia le dimensioni di carrozzeria, sia materiali ed equipaggiamento di serie, che su Mini è un po' più generoso.
PERSONALIZZAZIONE Non c'è una Mini uguale all'altra, tuttavia anche 500 ammette un grado di elaborazione esterni e interni degno della specialista d'Oltremanica. Periodicamente escono special edition come 500 Collezione e 500 Mirror: più accessori, più design. Quanto a Mini, l'ultima trovata è l'edizione 60 Years, per celebrare i sessant'anni dalla nascita del marchio. In conclusione: puoi mettere sul tavolo listino prezzi, ingombri esterni e altri fattori razionali. Ma Fiat 500 e Mini, al pubblico parlano col cuore. Un organo che di ragioni, quando è preso non ne vuol sapere.