Ferrari LaFerrari Spider: Preston Henn, collezionista americano, non riesce ad acquistarla e porta Maranello in tribunale
TRAGEDIA IN 5 ATTI Premessa: rumors, fantomatici avvistamenti, misteriose foto sui social network: per qualche mese la Ferrari LaFerrari Spider (non so voi, ma ogni volta che scrivo o leggo questo nome non posso che sorridere) è stata oggetto di numerosissime speculazioni. Poi, a luglio, eccola comparire sul web, con la promessa di mostrarsi dal vivo al prossimo Salone di Parigi. Meraviglia. Orde di appassionati a invadere internet e a scaricarsi le foto, immaginandosi al volante di cotanta bellezza. Con invece un ristrettissimo numero di facoltosi (ma che dico facoltosi… facoltosissimi) collezionisti con già l’assegno in mano, pronti a mettersi in garage la nuova hypercar di Maranello. Tra di loro c’era anche tal Preston Henn, oggi intenzionato a trascinare Ferrari in tribunale. E questa è la sua storia.
MEET MR HENN Premessa: il signore in questione è il proprietario del Fort Lauderdale Swap Shop, immenso spazio che di giorno ospita un affollato mercato, mentre di sera si trasforma in un cinema multisala all’aperto. Prima di pensare “ma che boiata”, sappiate che è considerata la seconda attrazione più in della Florida, seconda solo a Disneyland. Un’attività altamente remunerativa che ha fruttato a mr. Henn un discreto gruzzoletto, quanto basta per crearsi un garage/museo abitato da numerose Ferrari, qualche Lamborghini, una Bugatti Veyron e altri bolidi con prezzi da capogiro, tra i quali figura una rara Ferrari 275 GTB 6885 Speciale. Auto che Sergio Marchionne avrebbe indicato come sua favorita in assoluto e primo modello che potrebbe superare il valore di 100.000.000 (si, 100 milioni) di dollari se battuta all’asta.
ATTO PRIMO: LA TELEFONATA Florida, luglio 2016: alla visione delle foto ufficiali della Ferrari LaFerrari Spider gli occhi di Preston Henn si illuminano. Davanti a lui c’è quella che sarà la prossima inquilina del suo già ricchissimo garage. Alza la cornetta, compone il numero della sua concessionaria Ferrari di fiducia e ordina l’auto.
ATTO SECONDO: IL COLPO DI SCENA Qualche giorno dopo il buon mr Henn riceve una telefonata. Dall’altro capo del telefono c’è il padrone della concessionaria: purtroppo la Ferrari LaFerrari Spider non è disponibile. Apriti cielo! Mr. Henn chiama tutti i suoi amici ferraristi sparsi nei 4 angoli del Globo per cercare di carpire preziose informazioni che lo potessero aiutare a portarsi a casa la tanto agognata spider. Purtroppo però l’amara verità viene a galla: sembra che la Ferrari non ritenga il buon mr. Henn abbastanza qualificato da potersi comprare una LaFerrari Spider. Riapriti cielo!
ATTO TERZO: LA LETTERA Per nulla rassegnato, Preston Henn scrive una lettera a Sergio Marchionne, di professione (tra le altre cose) CEO di Ferrari, allegando un assegno di 1.000.000 (si, 1 milione) di dollari come deposito per l’acquisto della Ferrari LaFerrari Spider. Dopo 5 giorni arriva una lettera firmata Enrico Galliera, di professione Senior Vice President Direzione Commerciale e Marketing di Ferrari. Un’altra brutta, anzi pessima, notizia: “tutte le Ferrari LaFerrari sono state vendute. […] Di conseguenza le rimandiamo l’assegno. […] La preghiamodi non mandare mai più assegni direttamente a Ferrari o ai nostril manager”. Ri-riapriti cielo! Mr. Henn attiva immediatamente l’avvocato e fa causa al Cavallino.
ATTO QUARTO: LA PAROLA AL GIUDICE Nelle 7 pagine scritte dall’avvocato si legge come mr. Henn sia sempre stato un appassionato collezionista di Ferrari, che nella sua vita ne ha avute 18 (tra cui anche una F1 appartenuta a Michael Schumacher) e per più volte da Maranello lo hanno contattato per chiedergli in prestito la 275 GTB 6885 per esporla in occasione di eventi. A titolo di esempio è citata la partecipazione, lo scorso anno, al Concorso di Eleganza di Pebble Beach, dove la pregiatissima sportiva era stata esposta sopra un piedistallo appositamente creato dai signori di Maranello. Morale? Rifiutandosi di vendere la Ferrari LaFerrari Spider a mr. Henn, Maranello ne ha minato la credibilità all’interno dell’elitario mondo dei collezionisti auto e deve quindi versare allo sventurato non proprietario della hypercar scoperta una somma superiore a 75.000 dollari.
ATTO QUINTO: TO BE CONTINUED Preston Henn pare intenzionato ad andare fino in fondo alla vicenda. Da Maranello non sono arrivate risposte ufficiali. Chissà se mr. Henn riuscirà ad acquistare la sua Ferrari numero 19 o se dovrà accontentarsi di andare in giro con una banalissima LaFerrari coupé. Son problemi.