Hanno cambiato i fari e il quadro strumenti: a led con tecnologia matrix i primi, digitale il secondo. Queste le novità di Alfa Romeo Giulia e Stelvio 2023, che in occasione del facelift guadagnano anche la tecnologia NFT per certificare gli interventi di manutenzione. Tutto come previsto e anticipato, insomma. Anche se il rinnovamento tutto sommato modesto lascia spazio ad alcune considerazioni a partire dai motori. Quelle che la stessa Stellantis definisce ''nuove Giulia e Stelvio'' saranno disponibili ''nelle versioni diesel da 160 CV a trazione posteriore insieme alle potenti motorizzazioni benzina da 280 CV e diesel da 210 CV a trazione integrale''. Escono di scena le apprezzate unità a gasolio da 190 CV e a benzina turbo da 200 CV (qui la prova sulla Giulia 2020).
Nuova Alfa Romeo Giulia: i nuovi gruppi ottici
SQUADRA CHE VINCE? È mancato, almeno per ora, l'ingresso in gamma di motori elettrificati: magari un bel mild-hybrid, che avrebbe potuto rendere ancora più scattanti e parche nei consumi le versioni più ambite (quelle sparite dal listino, a giudicare da quanto leggo sui forum). Da un lato, la conferma di una meccanica vincente sul fronte del piacere di guida è una scelta comprensibile e apprezzabile. L'eccellenza della dinamica Alfa Romeo è tuttora riconosciuta e probabilmente non richiede aggiornamenti. Anche lato emissioni sembra di capire che le versioni confermate tengono botta, senza bisogno di modifiche.
Nuova Alfa Romeo Giulia: strumentazione tutta digitale
UN MODELLO PER L'ESTERO? Sta di fatto che le Giulia e Stelvio da 280 CV sono un prodotto abbastanza di nicchia, penalizzate dal famigerato superbollo e a ben guardare, tolte le esotiche Quadrifoglio, GTA e GTAm, viene a mancare sul nostro mercato una versione ad alte prestazioni e trazione posteriore pura, come amano in tanti. Senza nulla togliere al piacere di guida che la trazione integrale Alfa Romeo Q4 sa garantire, sia chiaro, visto che al volante la sappiamo essere efficacissima e pure goduriosa nella guida al limite. Certamente la ristrutturazione della gamma va incontro al mercato e in riferimento al 280 CV, che in Italia non sarà probabilmente un best seller, dobbiamo ricordare che Alfa Romeo è un player globale e che probabilmente all'estero questa versione sarà più ambita, dando adeguata soddisfazione ai conti del Biscione. Ma davvero il capitolo è chiuso?
Nuova Alfa Romeo Stelvio: visuale di 3/4 posteriore
DA QUI ALL'ELETTRICA Sviluppare un powertrain elettrificato per Giulia e Stelvio, ricordiamolo, comporterebbe investimenti piuttosto importanti e se di sostituire la Stelvio ancora non si parla, sappiamo che, in una data non meglio definita, tra il 2025 e il 2027 debutterà una nuova Giulia 100% elettrica. Troppo vicina per giustificare l'implementazione di nuovi motori sulla versione attuale? Riflettiamoci un momento... Nel mondo dell'auto, ogni due anni è lecito aspettarsi una qualche forma di rinnovamento: che si tratti di un semplice facelift, di un più profondo restyling o di un cambio generazionale vero e proprio. Come avevamo intuito dalle parole di Imparato in occasione dei 111 anni del Marchio, l'elettrificazione parziale dei motori attuali per Giulia non è mai stata tra le ipotesi sul tavolo. Va detto però che sicuramente non ci sarà una Giulia del tutto nuova tra il model year 2023 appena comunicato e quella full electric che verrà.
Nuova Alfa Romeo Giulia: visuale di 3/4 anteriore
L'IPOTESI TRAPIANTO Se Giulia elettrica dovesse debuttare nel 2025, quella appena comunicata in vendita dal 2023 sarebbe il canto del cigno per il modello come lo conosciamo. Ma se la nuova ammiraglia a batterie dovesse arrivare nel 2027, ci potrebbe stare un ulteriore aggiornamento da annunciare a fine 2024 e da fare arrivare sul mercato all'inizio dell'anno successivo. A quel punto l'ipotesi ibrido potrebbe pure (forse) tornare d'attualità. Meglio chiarirlo subito, stiamo solo seguendo delle congetture e non ci basiamo su rumor o fonti interne: men che meno su fonti ufficiali. Fatto sta che se il 2027 è l'anno dell'elettrificazione totale per Alfa Romeo - e questo sì che è ufficiale, Imparato dixit - tra una Giulia 2025 e l'arrivo dell'elettrica non ci sarebbe il tempo di monetizzare motori sviluppati ex novo o quasi, quindi verrebbe da ipotizzare il trapianto di uno dei propulsori della banca organi Stellantis.
CANDIDATI DONATORI Escluso di modificare il mild-hybrid doppio malto che troviamo sotto il cofano della Tonale, che nasce per un'architettura a trazione anteriore, un'ipotesi molto più plausibile potrebbe essere l'impiego del mild hybrid in forza sulle Maserati Grecale e Ghibli: quello con turbo elettrico e Belt Starter Generator (BSG) in luogo del normale alternatore. Combina un 4 cilindri turbo benzina da 2 litri di cilindrata con un alternatore a 48 Volt, un turbo tradizionale affiancato da un compressore elettrico aggiuntivo (e-Booster) e una batteria supplementare, posizionata nella parte posteriore della vettura per una migliore distribuzione dei pesi. Su Ghibli, questo powertrain eroga 330 CV di potenza massima e 450 Nm di coppia già a 1.500 giri, per 255 km/h di velocità massima e uno 0-100 km/h in 5,7 secondi. Su Grecale ne è prevista anche una versione depotenziata a 300 CV. Relativamente modeste le modifiche per un simile trapianto: gli ingombri del sistema sono compatibili con la scocca della Giulia e il cambio rimarebbe il noto ZF a 8 rapporti, senza bisogno di avviare un programma di collaudi per integrare un nuovo cambio con motore elettrico incorporato.
SOGNO A OCCHI APERTI Scegliere Ghibli o Grecale come donatore porrebbe alcune questioni da risolvere. Il sistema della Grecale ha attacchi per il motore posizionati in modo più simile a quelli che troviamo su Giulia e - ancora di più - su Stelvio. L'impianto elettrico delle due Alfa è però simile a quello della Ghibli, mentre andrebbe rivoluzionato per accogliere il powertrain della Grecale. Difficile dire in questa sede quale delle due soluzioni costerebbe di meno a livello industriale e sarebbe quindi la più facile da ammortizzare come investimento, con una - del tutto ipotetica, ricordo - finestra temporale di un paio d'anni. Certo è che una Giulia con un simile motore (ancorché passibile di superbollo) sarebbe un sogno a occhi aperti e un perfetto anello di congiunzione tra le versioni attuali e la mitica Quadrifoglio. Probabilmente non la vedremo mai, ma come si suol dire, sognare è gratis.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Giulia 2.2 Turbodiesel 160 CV AT8 Sprint | 160 / 118 | 49.850 € |
Giulia 2.2 Turbodiesel 210 CV AT8 AWD Q4 Sprint | 210 / 155 | 54.850 € |
Giulia 2.2 Turbodiesel 160 CV AT8 Veloce | 160 / 118 | 55.350 € |
Giulia 2.0 Turbo 280 CV AT8 Q4 Sprint | 280 / 206 | 57.350 € |
Giulia 2.2 Turbodiesel 160 CV AT8 Veloce | 160 / 118 | 58.550 € |
Giulia 2.2 Turbodiesel 160 CV AT8 Tributo Italiano | 160 / 118 | 58.850 € |
Giulia 2.2 Turbodiesel 210 CV AT8 AWD Q4 Veloce | 210 / 155 | 60.350 € |
Giulia 2.0 Turbo 280 CV AT8 Q4 Veloce | 280 / 206 | 62.850 € |
Giulia 2.2 Turbodiesel 210 CV AT8 AWD Q4 Tributo Italiano | 210 / 155 | 63.850 € |
Giulia 2.0 Turbo 280 CV AT8 Q4 Tributo Italiano | 280 / 206 | 66.350 € |
Giulia 2.9 Turbo 520 CV AT8 V6 Quadrifoglio | 520 / 382 | 95.700 € |
Giulia 2.9 Turbo 520 CV AT8 V6 Super Sport | 520 / 382 | 100.700 € |
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Scheda, prezzi e dotazioni Alfa Romeo Giulia