L'indagine Mak: solo il 52,6% degli utenti passerebbe oggi l'esame di teoria. Spazi d'arresto e cartelli stradali le bestie nere
RISPOSTA SBAGLIATA Metti la classica interrogazione a sorpresa. E al posto dell'insegnante, un vigile urbano. Se anziché patente e libretto, egli chiedesse al suo interlocutore di mostrare il proprio grado di cultura automobilistica, nel 50% dei casi lo rimanderebbe a settembre. Gli italiani e i cartelli stradali, un matrimonio che non funziona: uno su due non li conosce, o ha comunque un'idea imprecisa del loro significato. A smascherare l'impreparazione degli utenti della strada è Mak, azienda leader nel mercato delle ruote in lega d'alluminio: da un contest promosso attraverso la propria pagina Facebook, un questionario composto da 4 semplici domande a risposta multipla molto simili ai quiz per l’esame teorico della patente, emerge che su un campione di quasi 6.500 partecipanti, solo il 52,5% oggi sarebbe stato promosso senza riserve. Magra figura.
SEGNALI, QUESTI SCONOSCIUTI Dalle risposte fornite dalla platea, ad aggiudicarsi il titolo di bestia nera per chi guida sono proprio i segnali stradali: solo il 50,5% ha dato un giusto riscontro. A trarre ancor più in inganno è stata però la domanda sullo spazio d’arresto, quesito che ha ottenuto solo il 27,3% delle risposte corrette. Conferme positive invece per quanto riguarda il mondo degli pneumatici, da montare più larghi per aumentare l’aderenza della vettura sull’asfalto (86,5% di risposte corrette). Idem per la conoscenza delle spie: l’84,7% dei partecipanti ha riconosciuto perfettamente il segnale del TPMS (Tyre Pressure Monitoring System), il sistema di monitoraggio per la pressione delle gomme. In generale, la "pagella" è negativa. D'accordo un pizzico di appannamento, ma obblighi e divieti, una volta appresi, andrebbero scolpiti nella mente.