Carenza di personale, ma allo stesso tempo, più tecnologie a disposizione. Soluzione: sfrutta le tecnologie e rimedia alla penuria - reale o immaginaria, a seconda delle circostanze - di risorse umane. Un fenomeno che interessa gran parte dei servizi pubblici e privati si fa largo anche nel campo degli esami per il conseguimento della patente di guida. Un giorno, prova pratica senza esaminatore sul sedile passeggero. Che al contrario, monitorerà l'esaminando da remoto. Come? Quando? Due domande a cui non c'è ancora risposta univoca. Ma la riforma è al vaglio.
Esame patente, presto l'esaminatore scenderà dall'auto?
TELE ESAME Secondo quanto riporta Quattroruote, il Ministero dei Trasporti - come anticipato dal ministro Enrico Giovannini - sta studiando la possibilità di riformulare le modalità dell'esame di guida e prevedere che l'ingegnere della Motorizzazione, durante la prova, non salga a bordo del veicolo, bensì valuti la performance del candidato a distanza. Questo grazie all'introduzione in auto di appositi sensori, telecamere, microfoni e programmi informatici che mettano a disposizione dell'esaminatore tutti i parametri necessari a emettere il verdetto. Sia in tempo reale, sia soprattutto in seguito: la prova verrebbe infatti registrata, favorendo una decisione maturata a mente fredda e al riparo da possibili contestazioni. Esaminatore a distanza, istruttore invece sempre in presenza: per l'allievo, minore o maggiore ansia?
SOTTO ORGANICO Le modalità non sono ancora certe, né - della rivoluzione dell'esame pratico - si conoscono tempistiche esatte. Probabile passi ancora qualche anno. L'implementazione della prova ''hi-tech'' consentirebbe in ogni caso al Mit di ovviare alla cronica crisi di personale che affligge l'organico della Motorizzazione Civile. Crisi già tamponata, provvisoriamente, col richiamo in servizio di esaminatori in pensione. Non una soluzione sostenibile a lungo.