Non è possibile garantire l’adeguato livello di sicurezza degli operatori: questa la principale motivazione per lo sciopero dei benzinai
DANNI PER L’AUTO Il lockdown dello stivale comincia ad avere ripercussioni pesanti sul settore dei trasporti. Il mercato dell’auto, in particolare, sarà uno di quelli destinati a risentire maggiormente delle misure di contenimento adottate dal governo per fronteggiare la pandemia da coronavirus.
STOP AI DISTRIBUTORI I primi a risentire dello stop pressoché totale della circolazione di auto e moto sono i benzinai, che hanno annunciato per domani uno sciopero generale. In una nota di Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl), Figisc/Anisa (Confcommercio) si legge che “noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria”.
MA PER QUANTO? Lo stop ai rifornimenti comincerà quindi domani notte: le prime serrande ad abbassarsi saranno quelle della rete autostradale, per poi comprendere i distributori delle grandi arterie di comunicazione, fino a coinvolgere quelli sulle strade normali. La nota non specifica quando terminerà la serrata dei distributori.