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Incentivi statali

Ecobonus auto 2019: la misura definitiva cambia tutto


Avatar di Matteo Gallucci, il 19/12/18

5 anni fa - Confermati gli incentivi per le nuove immatricolazioni di auto "green"

Ecobonus auto 2019: incentivi per auto green. Ecco la lista

Meno inquini meno paghi. Ecco la lista delle auto che usufruiscono degli incentivi fino a 6.000 euro. Elettriche, ibride e a gas

AFFARE GREEN Aspettando gli sviluppi della ecotassa, in questa situazione di "caos" qualcuno potrebbe addirittura guadagnarci. Sembra proprio essere il momento giusto per andare all'assalto delle vetture cosiddette "green" di nuova immatricolazione. Quelle che emettono meno CO2 e che riceveranno un sostanzioso ecobonus statale rispetto alla fascia di appartenenza. Così se acquisterete una nuova vettura che emette da 0 a 20 g/km il bonus sarà di 6.000 euro con rottamazione o 4.000 senza e in caso di emissioni da 21 a 70 g/km il bonus sarà di 2.500 euro con rottamazione o 1.500 senza.

ULTIMA ORAÈ stato definito, e circoscritto, un tempo e cifra limitata per lo stanziamento dell'ecobonus auto: 60 milioni di euro per il 2019 e 70 milioni da suddividere nel successivo biennio 2020 e 2021. Per ottenere l'incentivo massimo bisognerà rottamare un'auto usata appartenente alle categorie Euro 0, 1, 2, 3 e 4 che deve essere intestata alla stessa persona che acquista una nuova vettura (esiste la deroga per un suo familiare convivente). Inoltre è stata cancellata la terza fascia da 71 a 90 g/km che non avrà più il beneficio del bonus minimo da 1.500 euro ed è stato introdotto un tetto massimo d'acquisto:non si applicano più sconti a chi sceglie una vettura "green" di prezzo pari o superiore a54.900 euro IVA inclusa. Le principali candidate quindi sono utilitarie, berline e SUV elettriche, ibride o ibride plug-in ma anche auto a gas. Vediamo assieme la lista.

CITYCAR Iniziamo con le piccole cittadine dove spicca l'elettrica Citronen C-Zero, l'interpretazione in chiave Citroen del medesimo progetto di Peugeot iOn e Mitsubishi i-MiEV, citycar a emissioni zero rispetto alle quali l'elettrica parigina si discosta solo per alcuni dettagli estetici. Lunga appena 347 cm, ospita senza fatica quattro persone anche grazie a uno spazio verticale adeguato. Le batterie che alimentano il motore elettrico da 67 cv sono sistemate sotto il bagagliaio, sottraendo così litri preziosi di capacità di carico. I 167 litri sono davvero pochi ma la C-Zero è praticamente perfetta per l'impiego urbano, infatti è agile nel traffico, silenziosa e scattante al punto giusto. La sistemazione del motore tra le ruote posteriori contribuisce ad abbassare il baricentro e a migliorare la tenuta di strada anche nelle svolte brusche. Il cambio è un automatico a variazione continua che non dà alcuna noia. I problemi nascono se si allunga l'itinerario di viaggio: con un piede leggero si guida senza sosta anche per 150 km, ma i tempi di ricarica in ogni caso sono lenti (per un pieno di energia servono 6 ore circa). Ottima come seconda macchina, ancora inadeguata come veicolo tuttofare: ok per i casa-uffico ma guai a chi si allontana troppo da casa. Rientra nella categoria delle vetture più virtuose, quelle con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km di CO2, con contributo statale previsto di 6.000 euro e il prezzo scende da 30.741 euro a 24.741 euro (26.741 senza rottamazione).

SMART EQ Cittadine per definizione sia le Smart ForTwo e Smart ForFour con il badge EQ (dal 2020 saranno solo elettriche) usufruiranno del massimo incentivo di 6.000 euro perché elettriche a emissioni zero. In velocità, almeno fino a 100km/h, è molto silenziosa: il motore, ovviamente non si sente, ma non maschera neanche rumori di rotolamento e aerodinamici, praticamente inesistenti. Sui percorsi tortuosi la nuova Smart non è nemmeno parente con le prime serie, ben assettata e con un avantreno preciso e stabile, quasi da auto sportiva. L'autonomia dichiarata è di 160 km e con la massima ricarica a 22kW della Smart EQ in 45 minuti ricarica l’80% della batteria. Grazie agli incentivi si passa dai 23.920 euro (per la ForTwo Youngster) a 17.920 (19.920 senza rottamazione) e dai 24.656 euro (per la ForFour Youngster) a 18.656 (20.656 senza rottamazione).

NATIVA ELETTRICA La Renault Zoe è sì una nativa elettrica ma auto vera, facile e silenziosa, offre una guida rilassante e ha costi abbordabili. Nemmeno l'autonomia spaventa più. È molto spaziosa in rapporto alle dimensioni (è lunga 4,08 metri), la Zoe ospita senza fare storie anche cinque adulti grazie all'idea di alloggiare le batterie sotto il pavimento. Ha interni minimalisti e realizzati con un occhio di riguardo alla bilancia, ricorrendo inoltre a materiali non sempre di prima qualità. Gli standard dei modelli premium sono lontani, tuttavia la compatta Renault a zero emissioni si fa volere bene sia per le sue indiscutibili proprietà ecologiche, sia per uno stile complessivamente piacevole, sia infine per un bagagliaio di 338 litri che rivaleggia con quello di una berlina di segmento superiore. L'unità elettrica sprigiona 88 cv e risulta persino sportiva, considerando che la vettura pensa meno di una tonnellata e mezzo. Silenziosa (alle basse andature avvisa i pedoni con un segnale acustico) scattante (coppia massima sempre disponibile) e facilissima da guidare, la Zoe ha soprattutto un pedale del freno molto progressivo, così da permettere di sfruttare al meglio il recupero di energia in frenata. L'autonomia reale è di circa 240 chilometri con una ricarica, una distanza più che sufficiente per la guida cittadina, problematica se invece si volesse partite per le vacanze. Il prezzo è di 25.800 euro, che diventerebbero quindi 19.800 detratti i 6.000 euro di contributo (21.800 senza rottamazione) a cui bisogna aggiungere un canone mensile di 69 euro al mese per le batterie a noleggio.

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QUALITÀ TEDESCA La media compatta tedesca per eccellenza risponde ancora al nome di Volkswagen Golf. Nella sua declinazione e-Golf, ovvero la versione 100% elettrica, il bonus da 6.000 euro è assicurato. Così grazie all'ecobonus il prezzo viene ridotto a 34.100 euro (36.100 senza rottamazione), non poco certo, ma decisamente meno rispetto ai 40.100 richiesti dal listino di Volkswagen. Rispetto alla precedente versione l’operazione di restyling MY17 estetico è minore e riprende quanto già visto sulle sorelle con motori endotermici: paraurti e luci (tutte full led) ridisegnati. E stop. Discorso differente invece per il motore che ora  ha 136 cv (+21) e 290 Nm di coppia. Numeri interessanti che portano la Golf elettrica ad accelerare da 0 a 100 km/h in 9,2” con uno spunto da sportiva di razza. Le magie dell’elettrico, con tutta la coppia disponibile fin da subito. Assieme alle prestazioni aumenta anche l’autonomia grazie a nuove batterie al litio che permettono di guidare per un massimo di 200 km. Mica pochi. Poi, una volta a secco, ci si bisogna attaccare alla corrente ed iniziano le rogne. Attraverso una normale linea elettrica un “pieno” avviene in 17 ore circa, mentre se si utilizza un wallbox le batterie della e-Golf si ricaricano al 100% in circa 10 ore. Solo attraverso una linea ad alta tensione le tempistiche si abbassano e permettono di ottenere l’80% della carica in 45 minuti. Come dire: non dovete avere fretta, oppure dovete pianificare a puntino i vostri spostamenti.

La Nissan LeafLa Nissan Leaf

EV GIAPPONESE La segmente C elettrica per eccellenza, invece, risponde al nome di Nissal Leaf. Il suo look è senza dubbio originale grazie a linee uniche e spigolose. Soprattutto l'anterore dove il frontale è sagomato e punta verso il basso, sviluppando una trama tridimensionale che incornicia il logo Nissan in bella vista. Ovviamente non possono certo mancare i fari a LED, mentre le luci posteriori hanno un disegno inedito a boomerang. Al posteriore si alza verso l'alto per far spazio a un simil-diffusore in plastica nera, mentre il lunotto spiovente slancia la silhouette della Leaf. Guidare una Leaf è come sbirciare nel futuro, per vedere come guideremo da qui ai prossimi anni. Nessun minimo rumore in marcia perché è tutta elettrica e si basa sulla piattaforma di 2° generazione sviluppata dalla casa nipponica e che garantisce una autonomia di 300 chilometri. L'unico suono che si avverte alla guida, è il lieve fruscio proveniente dagli specchietti, oltre che un leggerissimo sibilo del power train elettrico da 150 CV. In questo caso il vantaggio statala fa calare il prezzo di ben 6.000 euro, da 36.700 a 30.700 euro (32.700 senza rottamazione).

DOPPIO SCONTO TOYOTA Aprendo il tema ibride, a farla da padrona è la Toyota Prius Plug-in Hybrid. Cresce di 10 cm in lunghezza per far posto alle batterie maggiorate e migliora gli assemblaggi dell'ultima generazione a listino che non danno adito a rumorosità anomale sul pavé. La Prius è un'ibrida molto silenziosa e la sua trasmissione automatica rende la guida semplice, fluida e confortevole. Meno convincenti sono i freni: fin troppo reattivi, quando si cerca una decelerazione molto soft. Ottimi i consumi nella guida urbana, anche con un traffico piuttosto scorrevole, si riesce stare sotto i 3,3 litri per 100 chilometri: oltre 30 chilometri con un litro di benzina. Lo sterzo è leggero a qualunque velocità e nei sorpassi lo sprint è condizionato dalla risposta della trasmissione, che anche senza cambi di marcia a rallentare, rende poco grintosi i 122 cavalli di potenza del motore ibrido con uno scatto da 0-100 orari in 11.1 secondi. Il meglio di sé lo da in città dove la facilità e autonomia del sistema ibrido è garantita con 50 km di guida a sola trazione elettrica disponibili fino a una velocità massima di 135 km/h: il doppio rispetto alla Prius della generazione precedente. Il prezzo di Toyota Prius Plug-in Hybrid  presenta un possibile doppio sconto: il contributo rottamazione offerto dalla Casa di 4.500 euro sommato ai 2.500 euro di eco-sconto (22 g/km di emissioni): dai 41.650 euro si scenderebbe a 34.650 euro.

PLUG-IN HYBRID Alzando l'asticella arriviamo alla MINI Coutryman Cooper SE All4 Auto, la ibrida plug-in modaiola, che dichiara emissioni pari a 55 g/km ed entrerebbe nella seconda fascia con uno sconto di 3.000 euro. Ottimo spunto nello 0-100 km/h coperto in soli 6,8 secondi (solo 0,3 in meno della sportivetta JCW) e nel ciclo misto brucia appena 2,3 litri di benzina ogni 100 km e può viaggiare a emissioni zero fino a un massimo di 42 chilometri, fino a 125 km/h. Si può quindi tranquillamente uscire dalla città e andare comunque spinti unicamente dal motore elettrico. Una volta esaurita la carica delle batterie agli ioni di litio (sistemate sotto il divanetto posteriore) ci si affida al solo 1.5 benzina e al serbatoio da 36 litri. Una volta fermi si attacca il cavo di ricarica al Wallbox e bisogna attendere 2 ore e mezza per fare il pieno. La trazione integrale ALL4 presenta una novità: il 1.5 benzina infatti è accoppiato unicamente all’asse anteriore tramite un cambio automatico Steptronic 6 rapporti mentre l’elettrico ha il compito di dare potenza e coppia all’asse posteriore. Il prezzo viene ridotto da 39.800 a 37.300 euro (38.300 senza rottamazione).

LA GRANDE ESCLUSA La Model 3 è il modello “pop”, ma pur sempre una Tesla in tutto e per tutto. È stata definita come la Tesla del "popolo" visto il prezzo di partenza pari a circa 35.000 dollari proposto oltre oceano particolarmente appetibile. Di auto low budget, però, non ha proprio nulla visto che il design esterno è immediatamente riconoscibile, minimalista e pulito con la carrozzeria dalle superfici lisce e semplici, fatte apposta per accarezzare l'aria con un Cx di soli 0,23. Gli interni sono tanto essenziali quanto high tech. Colpisce il grande schermo touch da 15 pollici sospeso sulla consolle centrale, unica interfaccia tra auto e pilota. E fa specie anche il volante multifunzione, che ha due due rotelle nelle razze per impartire i comandi. Strano ma figo. Ha dimensioni leggermente più generose di una BMW Serie 3 (469x193x140 cm, con un passo di 287 centimetri) ed è comunque una cinque posti vera con un bagagliaio di 425 litri. Ne esistono due tipi: una con un'autonomia di circa 350 chilometri, capace, in mezz'ora di ricarica, di ripristinarne circa 200; l'altra con una batteria capace di coprire – a detta della Casa – 500 km con un ciclo. Tra le due c'è una differenza anche nelle prestazioni: 0-100 in 5,6'' contro 5,1'', 210 km/h di velocità massima contro 225. A febbraio 2019 le prime consegne e dopo avervi fatto "ingolosire" con questa breve review arriva la brutta notizia. Il prezzo di listino di Tesla Model 3 parte da 59.600 euro e non potrà più usufruire del bonus di 6.000 euro. Potremmo definire questo nuovo scenario come la "vendetta della Panda", visto che la piccola utilitaria è stata messa in contrapposizione nel dibattito politico proprio alla lussuosa elettrica, che con soli 1.000 euro in più rispetto all'ecobonus massimo è acquistabile al prezzo promo di 7.000 euro.


Pubblicato da Matteo Gallucci, 19/12/2018
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