L'ultima creatura del Cavallino si scopre: lascia cadere anche l'ultimo velo che, se possibile, mascherava il suo fascino. Linea made in Maranello, 540 cavalli e per tetto il cielo. Anzi, il sogno.
La nuova Ferrari non è stata ancora presentata, si sa. Il palcoscenico ufficiale sarà Detroit, a gennaio, anche se in Italia le foto si sono già viste. Mala fantasia ha già preso il volo e i commenti sulla linea, la tachicardia da lettura dei dati tecnici, le chiacchiere al bar sono all'ordine del giorno. E' sempre così quando dalla fucina di Pinin viene fuori una nuova scultura rampante. C’è chi ha immaginato come sarebbe bello sedere su quei sedili, toccare i pedali, vedere le lancette schizzare su. Poi c’è chi ha preso foglio e matita e ha cominciato a disegnare. Dando forma a un’attrazione ancora più forte. Rinunciando a un pezzo di padiglione e integrando nelle splendide linee da coupé una copertura in tela. L’idea della Scaglietti Cabrio è nata così.Motorbox ve la mostra in anteprima, digitalizzata nei disegni di un nostro lettore. Andrea Mariani, designer per hobby, ha sognato sulla carta: ha tratteggiato una Ferrari con gli attributi, ma soprattutto con l’attributo – quello di potersi aprire. Così bella da convincerci a dedicarle una gallery, con tanto di sfondo sereno-variabile.
Sul fronte tecnico si potrebbe pensare alla classica meccanica made in Maranello, senza dimenticare nemmeno uno dei 540 cavalli in dote alla versione chiusa. Ma anche fuori sembra quasi di vedere lo zampino della Casa. E chissà che…