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Transizione energetica

E-fuel, mentre l'Europa indugia, Porsche investe. Ma negli USA


Avatar di Lorenzo Centenari, il 10/03/23

1 anno fa - Dopo il Cile, la Cavallina aprirà stabilimento in Texas. Il via nel 2027

E-fuel, Porsche investe in nuovo sito produttivo. Ma negli USA...
Dopo l'impianto pilota in Cile, la Cavallina aprirà stabilimento per carburanti sintetici in Texas. Il via nel 2027. Quali scenari

Su una sponda dell'Atlantico si viaggerà - salvo ripensamenti - solo in full electric. Su quella opposta, sia in elettrico, sia a bordo di automobili con il ''vecchio'' motore a scoppio. Che anziché benzina fossile, brucerà carburante ''verde''. Prematuro tratteggiare uno scenario così netto, sta di fatto che, mentre in Europa si deliberano nuovi investimenti solo in ''gigafactory'' e i combustibili trazionali vengono demonizzati, negli Stati Uniti piantano le tende i ''big'' dei carburanti alternativi. Sempre pronti, in ogni caso, a chiedere ospitalità pure in Europa.

Carburanti sintetici, negli USA porte aperteCarburanti sintetici, negli USA porte aperte

TEXAS FUEL Fa sapere HIF (Highly Innovative Fuels), autoproclamato leader globale negli e-fuel e partner ufficiale di Porsche per i carburanti sintetici, che entro il 2027, nella località di Matagorda in Texas, sarà pienamente operativo il suo primo stabilimento su scala industriale in Nordamerica. HIF investirà 6 miliardi di dollari per costruire un impianto abbastanza grande da creare 3.000 posti di lavoro durante la fase di costruzione e 125 posti di lavoro operativi una volta terminata. Ancora più importante, una volta che l'impianto sarà pienamente operativo, HIF produrrà circa 200 milioni di galloni di carburante a emissioni zero all'anno. Cioè un volume sufficiente a ''decarbonizzare'' 400.000 veicoli, ossia la metà dei veicoli elettrici venduti negli Stati Uniti nel 2022.

Lo stabilimento HIS di Punta Arenas, CileLo stabilimento HIS di Punta Arenas, Cile

IL CASO SCUOLA HIF USA applicherà le lezioni apprese dalla sua preesistente struttura di Punta Arenas, Cile, impianto che ha iniziato a produrre benzina ''carbon-neutral'' - un carburante ottenuto da un complesso processo di combinazione di idrogeno e CO2 e la cui produzione sfrutti solo energia rinnovabile di origine eolica o generata dall'elettrolisi - a dicembre 2022. All'inizio di quest'anno, il capo della ricerca e sviluppo di Porsche ha visitato Punta Arenas e si è fatto una passeggiata con una 911 alimentata dall'e-fuel cileno: il carburante ''green'' funziona.

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DALLA TEORIA ALLA PRATICA Sebbene il solo output dell'impianto texano, anche una volta a regime, sarà sufficiente a dissetare giusto una minima quota del parco circolante termico negli States (un parco stimato in 290 milioni di unità), l'annuncio di HIS posa una pietra miliare sul cammino verso la conversione degli odierni veicoli endotermici in veicoli a ''emissioni zero-o-quasi''. Cioè veicoli - una volta accettato che il principio di emissioni zero, nell'intero ciclo vita di un veicolo, è praticamente irraggiungibile - dall'indice di inquinamento il più basso possibile. Con buone probabilità (senza scendere nei dettagli di un dibattito destinato a durare anni) inferiore a quello di un veicolo elettrico.

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L'UE NEL MIRINO Confermato l'investimento in Texas, HIF non ha in ogni caso intenzione di fermarsi a Cile e Stati Uniti. In programma, l'espansione sia del distaccamento in Oceania (HIF Asia Pacific, con sede a Sidney), sia - politiche comunitarie permenttendo - della divisione in Europa (HIF EMEA, quartier generale a Berlino).

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E-FUEL FAN CLUB Già, la sfida di HIF, e delle altre società che eventualmente si uniranno alla compagnia, sarà proprio quella di declinare su larga scala produzione e distribuzione - oltre che di praticare costi competitivi - di una soluzione sostenuta sia da Costruttori (Porsche in primis, ma pure Audi, BoschHonda, Mazda), sia dai Governi stessi di Paesi come la Germania e l'Italia. Come detto, la disputa è in corso e destinata a non esaurirsi certo nello spazio di qualche summit a Bruxelles. Citiamo giusto uno, tra i fattori a favore degli e-fuel: come infrastruttura di rifornimento, si possono usare le stazioni di servizio già esistenti. No a necessità di colonnine. E hai detto niente.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 10/03/2023
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