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Editoriale

Incidenti in aumento in tutto il mondo: le strategie per strade più sicure


Avatar di Emanuele Colombo, il 28/08/22

2 anni fa - Incidenti stradali: in aumento negli USA; in Australia hanno un'idea

Dopo l'Italia, incidenti in aumento negli USA. E in Australia...
Incidenti stradali in aumento i dati USA e una proposta dall'Australia: una patente per le supercar. Un'idea da copiare?

Pur con dati parziali, relativi al comune di Firenze, l'allarme incidenti l'avevo lanciato lo scorso luglio e ora dagli USA arrivano nuove statistiche che mostrano negli Stati Uniti una situazione simile a quella dell'Italia. I nuovi dati pubblicati dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) mostrano che, dopo l'emergenza Covid, la sicurezza stradale è in netto peggioramento anche Oltreoceano: non rispetto al traffico ridotto del lockdown - si badi bene - ma a confronto con il periodo precedente. Secondo i nuovi rilevamenti, addirittura, il primo trimestre del 2022  avrebbe prodotto più morti sulla strada rispetto agli ultimi due decenni. C'è qualcosa che non quadra.

La Volvo bianca di Giuseppe Garavaglia dopo lo schianto contromano in A7La Volvo bianca di Giuseppe Garavaglia dopo lo schianto contromano in A7

PERCENTUALI A CONFRONTO In prima battuta l'NHTSA punta il dito contro l'aumento dei viaggi in seguito all'allentamento delle normative Covid-19 e un altro motivo per l'escalation delle cifre potrebbe essere riconducibile al fatto che gli automobilisti americani hanno guidato il 5,6% in più rispetto al 2021, nel primo trimestre del 2022, aumentando la percorrenza complessiva di 40,2 miliardi di miglia (quasi 65 miliardi di chilometri). Sia come sia, stando alle statistiche, le fatalità sono cresciute del 7% nello stesso periodo e le autorità non possono esimersi dall'annunciare azioni correttive.

Gli airbag di un'auto esplosi dopo un incidenteGli airbag di un'auto esplosi dopo un incidente

LE SOLITE STRATEGIE Il governo degli Stati Uniti sta cercando di ridurre le vittime della strada attraverso diverse iniziative, come la legge bipartisan per migliorare le infrastrutture, mentre la National Roadway Safety Strategy guidata da Pete Buttigieg - ''braccio armato'' del Ministero dei Trasporti americano - intende concentrarsi su veicoli più sicuri, velocità di marcia più sicure (leggi ''più basse'', n.d.r.), strade più sicure e assistenza medica post-incidente. Mai nessuno che includa nell'equazione la formazione dei guidatori. O forse si?

Incidenti stradali: l'Australia vuole introdurre una patente per le supercar - foto della California Highway PatrolIncidenti stradali: l'Australia vuole introdurre una patente per le supercar - foto della California Highway Patrol

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LA MOSSA AUSTRALIANA Puntare il dito contro chi è al volante è un argomento scomodo, per la politica, ed esigere una migliore preparazione di chi sta al volante appare poco inclusivo: contrario all'imperante Politically Correct. Ma un recente incidente in cui una diciannovenne australiana ha perso la vita fuori da un ristorante, investita da una Lamborghini, ha indotto il governo locale ad adottare un approccio controcorrente. Il Premier dell'Australia Meridionale Peter Malinauskas ha infatti lanciato l'idea per una legge che introduca un ''nuovo schema di licenze per gli automobilisti che vogliono guidare auto super sportive d'élite''. Per guidarne una, i proprietari dovrebbero ''adempiere a una formazione specifica e ad altri requisiti, simili alle patenti di motocicli e camion''.

UN'IDEA DA SVILUPPARE Creare sicurezza tramite la formazione è una strategia che per determinate mansioni è tranquillamente accettata, mentre per una prassi di uso comune come guidare l'auto ha un che di rivoluzionario. Permettere a tutti di guidare, pretendendo un livello di competenza minimo molto basso, pare più democratico, ma chiunque abbia fatto un corso di guida sicura - e che magari abbia poi approfondito con la formazione alla guida sportiva - sa benissimo che l'esperienza aumenta la padronanza del mezzo e la consapevolezza per non abusarne. “Frequentare un corso di guida sicura riduce del 40% il rischio di essere coinvolto in incidenti stradali”, si legge sul sito dell’Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato imprese di Viterbo. E altre fonti citano percentuali ancora più elevate.

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UN CIRCOLO VIRTUOSO Con buona pace di chi aspetta una guida autonoma affidabile, per togliere l'errore umano dai comandi, introdurre giornate in pista nei percorsi di formazione obbligatori sarebbe rivoluzionario: utilissimo per la sicurezza, vantaggioso per i costi sociali e rappresenterebbe un volano economico non trascurabile, visto che si potrebbe svolgere finanziando il potenziamento delle molte e ottime strutture già operanti.

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RIGIRARE LA FRITTATA La forza dell'idea australiana è partire dall'élite, perché vuol dire raccogliere il consenso ipocrita - e molto più numeroso - di chi non sarebbe direttamente coinvolto dalla nuova legge. Ma a tendere, si potrebbe addirittura finire per ribaltare il concetto, arrivando ad affermare che non devono essere le élite obbligate a certificazioni più stringenti, ma che siano tutti gli automobilisti a meritare una formazione migliore. Un concetto rivendibile anche ai fan del Politically Correct.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 28/08/2022
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