Adeguamento biennale imposto in rapporto alle statistiche Istat sui prezzi al consumo. Ecco gli aumenti alle infrazioni più comuni
MAI UNA GIOIA Anno nuovo, multa nuova. Almeno nell'importo: il 2019 porta con sè una notizia sgradevole, vale a dire l'aumento quasi generalizzato della somma minima da versare quando colti in infrazione. I rincari scattano a partire dal 1° gennaio 2019, occhio a non rovinarvi il Capodanno commettendo una ingenuità: vi costerà più cara del solito.
CORREZIONI AL RIALZO A stabilire gli aumenti alle sanzioni per mancato rispetto delle norme del Codice della Strada non è, per una volta, la politica. La lievitazione è figlia del doloroso adeguamento a cadenza biennale imposto per prassi in rapporto alle statistiche Istat sui prezzi al consumo. Non appena approvato dal Ministero della Giustizia, il decreto sarà legge e conterrà cifre ufficiali. Per il momento, i rumors parlano di incrementi nell'ordine di 1 euro soltanto per il divieto di sosta (da 41 a 42 euro), di 4 euro per passaggio con semaforo rosso (da 163 a 167 euro), di 13 euro per guida in stato di ebbrezza (sanzione minima che passa da 532 a 545 euro).
CORRERE COSTA Il ritocchino interessa anche la multa per eccesso di velocità, trasgressione che dal 2019 sarà punita con 42 euro per il superamento del limite entro 10 km/h, con 173 euro (sanzioni accessorie escluse) tra 10 e 40 km/h, con 545 euro tra 40 e 60 km/h, infine con 849 euro in caso di scarto superiore ai 60 km/h. Per quanto riguarda la revisione scaduta, il verbale passa da 169 a 173 euro. Nulla, in confronto al sequestro del veicolo. Ma pur sempre un fastidio in più.