Logo MotorBox
Brevetti

L'ala attiva di Volvo si può flettere alla ricerca delle massime prestazioni. Il brevetto


Avatar di Alessandro Perelli, il 26/07/23

1 anno fa - Volvo e l'aerodinamica al servizio delle prestazioni

Disegni di brevetto Volvo per ala attiva flessibile
La Casa svedese vuole realizzare un profilo mobile attivo che possa mutare forma per incrementare il carico sulle ruote posteriori in funzione del tracciato

La ricerca delle prestazioni massime di un’auto passa anche dalla migliore efficienza aerodinamica. Non basta un motore potente per raggiungere il meglio delle performance, bisogna accordare ogni singolo componente per raggiungere il top. Lo sanno tutti i costruttori, preparatori e team, sia nell’ambito del motorsport sia in quello della produzione di serie. Per esempio, una grande Casa come Volvo ha da poco depositato il brevetto per un'ala flessibile tecnologicamente molto avanzata da montare su veicoli presso l'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti. La scoperta è dovuta ai bravi giornalisti americani del media web CarBuzz. Il brevetto include dettagli sull'assemblaggio dell'ala, sul funzionamento e sui suoi vantaggi, vediamolo insieme.

Brevetto Volvo: i disegni dell'ala mobile flessibileBrevetto Volvo: i disegni dell'ala mobile flessibileUN COMPLESSO SISTEMA AERODINAMICOIl gruppo dell'ala è costituito da cavi di azionamento, una sezione flessibile e un motorino per l’azionamento. La sezione dell'ala flessibile comprende una superficie pieghevole e diversi elementi del telaio. Questi elementi sono collegati ai cavi dell'azionamento, a loro volta collegati al motore, che trasmette una forza per modificare la forma dell'ala. Secondo gli ingegneri svedesi, questo nuovo brevetto può essere utilizzato per barche, sottomarini, aerei e automobili. A noi, ovviamente, interessa di più quest’ultima applicazione poiché uno spoiler sulla coda di un'auto di solito ha una funzione pratica: generare carico sulle ruote posteriori. Sfortunatamente, anche le ali aumentano la resistenza aerodinamica, che di solito si traduce in una velocità massima inferiore. Per esempio, la Porsche 911 GT3 RS con la sua mega ala attiva ha una velocità massima un po’ più bassa rispetto alla GT3.

Brevetto Volvo: la Polestar 6 candidata a montare l'ala posteriore mobileBrevetto Volvo: la Polestar 6 candidata a montare l'ala posteriore mobile UN’ALA MOBILE EVOLUTADetto questo esistono già esempi di ali mobili, e il nuovo brevetto di Volvo ha molto in comune con queste, ma il progetto presenta numerosi vantaggi rispetto a quanto già visto. Come potete vedere dalle illustrazioni, l'ala può essere lasciata in una configurazione neutra a bassa resistenza aerodinamica. Ma attivando il motorino di movimento, i cavi di trasmissione tirano gli elementi del telaio, conferendo all'ala una posizione verticale curva. Questo crea una forza, secondo il principio di Bernoulli, che spinge la parte posteriore del veicolo verso il basso. Ricordiamo che Bernoulli (matematico e fisico svizzero del 18° secolo) ha lavorato principalmente con la dinamica dei fluidi, ma i suoi principi possono essere visti in azione sulla maggior parte delle auto citate da Volvo nel brevetto.

Brevetto Volvo: lo schema di funzionamento dei dispositivi dell'ala mobileBrevetto Volvo: lo schema di funzionamento dei dispositivi dell'ala mobileMOLTEPLICI VANTAGGITuttavia, l'ala di Volvo non passa solo da uncarico aerodinamico neutro a un carico aerodinamico elevato. Grazie ai molteplici elementi del telaio a forma di Y o V, la forma dell'ala può cambiare anche da sinistra a destra. In altre parole, la campanatura dell'ala può essere regolata. Avendo diversi valori di curva lungo la lunghezza dell'ala, Volvo può controllare le forze che spingono verso il basso sui montanti mantenendo l'ala in posizione. Se l'auto rileva una curva ad alta velocità, può preparare l'ala a produrre una maggiore forza verso il basso sul lato di svolta verso l'interno del veicolo, fornendo PIù aderenza. Affinché questa ala attiva funzioni richiederà input da varie fonti, tra cui la navigazione satellitare e numerosi sensori. La navigazione può fornire informazioni sul tipo di curve in arrivo, mentre i sensori forniscono dati quasi istantanei come angoli di rollio e beccheggio, velocità, posizione del volante e così via. Tutte queste informazioni combinate possono essere utilizzate per modellare l'ala per il massimo carico aerodinamico.

VEDI ANCHE



Brevetto Volvo: il concept della futura sportiva elettrica Polestar 6 Brevetto Volvo: il concept della futura sportiva elettrica Polestar 6

DOVE POTREMMO VEDERLA?Per cosa potrebbe usare questa nuova tecnologia la Casa svedese? Per esempio, sui modelli elettrici del suo marchio gemello Polestar, per avere un maggiore impatto nel segmento delle auto ad alte prestazioni. La Polestar 6 è stata svelata da poco e potrebbe entrare di diritto fra le rivali (elettriche) della Porsche 911. Detto questo, a Göteborg potrebbero prendere in prestito alcune parti proprio dalla Polestar 6 per produrre un modello gemello.Vedremo questa ala nella parte posteriore delle future Volvo? A questo punto scommettiamo di sì, poiché offre molti vantaggi, ma anche se non troverà il posto su uno dei prossimi esempi della Casa scandinava, la tecnologia potrebbe essere concessa in licenza a marchi più orientati alle prestazioni.


Pubblicato da Alessandro Perelli, 26/07/2023
Tags
Gallery
  • Gallery - immagine 2#
  • Gallery - immagine 3#
  • Gallery - immagine 4#
  • Gallery - immagine 5#
  • Gallery - immagine 6#
Vedi anche