Stringere fra le mani il volante di una Ferrari Enzo non è roba da tuti i giorni. Pochi gli eletti che possono permetterselo e tra loro anche un personaggio molto particolare, il designer stesso che ha tracciato le linee iconiche della rivoluzionaria supercar di Maranello. Innovativa per diversi motivi, primo fra i quali che colui che ha creato le sue linee immortali non è un italiano, ma di origini giapponesi, cioè Kiyoyuki ''Ken'' Okuyama. E qua veniamo ai giorni nostri poiché Mr. Okuyama che, per inciso, è il proprietario della Enzo, ha rischiato di passare fino a quattro mesi in prigione a causa del suo piede pesante.
La Ferrari Enzo disegnata dal giapponese Ken Okuyama monta un V12 da 660 CV
TENTAZIONE TROPPO FORTE…Il designer si è messo di recente nei guai poiché è stato fermato dalla polizia per eccesso di velocità. Il nostro novello pilota è stato sorpreso a guidare a una velocità di 88 km/h oltre il limite, cioè a 128 km/h in una zona da 40 km/h. Secondo il Japan Times, organo di stampa locale, il fattaccio è avvenuto intorno alle 10:50 del mattino del 1° ottobre 2022, su una panoramica strada di montagna nella prefettura di Yamagata, zona a nord est del Giappone. Anche se tutti possiamo capire come in quell'area così ricca di curve e libera dal traffico il pedale dell'acceleratore possa essere premuto un po' più forte, le forze dell’ordine non hanno voluto sentire giustificazioni. Giustamente.
La supercar del Cavallino Rampante andava a 88 km/h oltre il limiteUNA SCUSA POCO CREDIBILE Nel corso del processo avvenuto all'inizio di quest'anno, l'avvocato di Okuyama ha tentato di sostenere che il suo assistito doveva accelerare per aiutare a raffreddare il motore V12 da 6,0 litri da 660 CV della Enzo. Ma, nonostante la profonda conoscenza dell’intero impianto di raffreddamento della Ferrari da parte del progettista, questa non si è rivelata una difesa legale convincente.''Il grado di eccesso di velocità era considerevole ed era estremamente pericoloso'', ha detto il giudice Osamu Imai, e ha condannato Okuyama a quattro mesi di prigione, come richiesto dai pubblici ministeri. In realtà, il designer sessantatreenne non dovrà mettere piede in galera, poiché la pena è stata sospesa per due anni, poiché l'accusato ha ammesso l'illecito. Oltre a rispondere dell'imputazione, Okuyama si è scusato con il pubblico giapponese e ha giurato di non sfruttare mai più su strade pubbliche tutto il potenziale della sua straordinaria Ferrari Enzo.