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Codice della Strada

Nuovo Osservatorio multe, un freno agli autovelox "bancomat"?


Avatar di Lorenzo Centenari, il 26/07/23

1 anno fa - Proposto un organo che vigili sui proventi delle multe degli Enti locali

Decreto "Pa e sport" e Osservatorio multe: luce su velox selvaggi
Proposto un organo che vigili sui proventi delle multe degli Enti locali. Le reazioni (di gioia) delle associazioni dei consumatori

Fare cassetta con le multe da T-Red ed autovelox, veri e propri moltiplicatori degli incassi. E un sentito ''grazie'' agli automobilisti più indisciplinati: ravvederli, mica è compito di un'amministrazione comunale. Sistemare i bilanci con le multe stradali è una via facile facile, ma che d'ora in avanti sarà un pelo meno facile. Questo, almeno, il proposito che si prefigge l'emendamento depositato in commissione Affari costituzionali alla Camera al decreto legge N.75 del 22 giugno 2023, detto anche decreto ''Pa e sport'', che istituisce il cosiddetto ''osservatorio multe''. Primo: in cosa consiste esattamente. Secondo: perché le associazioni dei consumatori esultano.

OSSERVATORIO MULTE: COSA SIGNIFICA

Si legge nell'emendamento al decreto Pa e sport che l'osservatorio ''sovraintende alla trasparenza e all'utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative e all'uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità'', che inoltre ''verifica le segnalazioni delle associazioni dei consumatori'', che infine ''può avviare indagini conoscitive''. La presidenza spetta per 5 anni (rinnovabili) ad un esperto. Il funzionamento del nuovo organo, si specifica nel testo, ''non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica''. La proposta deve ancora ottenere il voto del Parlamento: vi terremo aggiornati.

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OSSERVATORIO MULTE: LE REAZIONI

CODACONS A felicitarsi per la possibile istituzione dell'osservatorio sulle multe è in primo luogo il Codacons. ''Le multe stradali continuano a rappresentare un tesoretto per gli Enti locali, con i Comuni che nel 2022 hanno visto crescere gli incassi da sanzioni per violazioni al Codice della Strada, al punto che nelle principali 20 città italiane il valore delle contravvenzioni supera il mezzo miliardo di euro, 76 miliardi garantiti dai soli autovelox'', commenta il presidente dell'associazione Carlo Rienzi. ''Quello delle sanzioni stradali e dei relativi proventi è un settore che rappresenta una vera e propria giungla e sul quale è necessario fare luce e garantire piena trasparenza, nell'interesse degli automobilisti e dei cittadini. Per questo motivo - conclude Rienzi - chiediamo di inserire le associazioni come il Codacons all'interno dell'osservatorio''.

UNC La nascita dell'osservatorio è ''un'ottima notizia'' anche per l'Unc, l'Unione Nazionale Consumatori, che per voce del presidente Massimiliano Dona propone che ''a conclusione delle indagine conoscitive si abbia una possibilità concreta di intervento, ad esempio segnalando ai Prefetti autovelox irregolari, in modo che vengano fatti rimuovere''. ''Sono anni - aggiunge Dona - che chiediamo che ai Prefetti siano dati più poteri, per evitare che i sindaci possano indisturbati fare cassa installando semavelox e riducendo la durata del giallo sotto i 4 secondi. Oppure, piazzando un autovelox e abbassando il limite di velocità in modo ingiustificato da 90 a 70 km/h''. Serve poi, secondo Dona, che l'osservatorio abbia ''una corsia preferenziale per proporre al Parlamento modifiche al Codice della strada, altrimenti finirà solo per segnalare problemi senza che poi questi trovino una concreta soluzione''.

ASSOUTENTI Piena approvazione alla proposta, infine, anche da parte di Assoutenti. ''L'osservatorio - sostiene il presidente Furio Truzzi - aiuterebbe a capire non solo come gli Enti locali usino i proventi delle sanzioni, ma anche se le multe sono usate dai Comuni per aumentare la sicurezza stradale oppure, come temiamo, al solo scopo di fare cassa. Siamo favorevoli alle multe per chi viola il Codice, ma solo quando queste - precisa Truzzi - sono giuste, eque, e non elevate con l'inganno al solo scopo di accrescere le casse degli Enti locali, usando gli automobilisti come bancomat''.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 26/07/2023
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