La richiesta choc del ministro dell'Ambiente danese Dan Jorgensen. Carburanti fossili al bando entro 10 anni, ma in tutta Europa
MISSION IMPOSSIBLE C'è del marcio in Danimarca, ma una volta che benzina e diesel bruceranno solo nei ricordi dei suoi abitanti, la Danimarca si sarà mondata di ogni impurità morale ed ambientale. Questa la convinzione del Governo, un esecutivo determinato a bandire i combustibili fossili entro il 2030, una scadenza più precoce che non quella individuata dai colleghi di Paesi come Francia, Italia, Gran Bretagna. Il punto è che la Danimarca ora pretende che il suo esempio sia seguito in tutta Europa. La proposta del ministro dell'Ambiente e dell'Energia Dan Jorgensen suona per lo meno un po' aggressiva: stop a diesel e benzina entro 10 anni, e in tutta l'Unione.
TRA IL DIRE E IL FARE Non è in realtà un'incursione negli affari interni di altri Stati, quella di cui Jorgensen ha manifestato venerdì scorso in Lussemburgo l'intenzione. La sua è semmai la proposta di concedere a ogni singolo Paese la "possibilità", sin qui proibita da Bruxelles, di emanare una legge che battezzi come deadline il 2030 per lo stop definitivo a diesel e benzina. Dalla sua parte, il politico danese avrebbe il sostegno di altri 10 membri Ue. Come le altre nazioni scandinave, anche la Danimarca è indubbiamente tra i soci più virtuosi d'Europa (se non del mondo) in materia di progressiva riduzione dell'impronta di carbonio in atmosfera: quota di auto elettriche esponenzialmente più elevata della media generale (massiccio il programma di incentivi pubblici), energie rinnovabili a go-go come l'eolico. Ma la patria di Amleto è anche uno dei Paesi meno popolosi del Continente, né ospita alcun Costruttore auto di rilievo: significa che la transizione verso le emissioni zero è assai più semplice che non altrove. E se lassù asciugare il marcio è un gioco da ragazzi, l'intenzione danese di ripulire tutta Europa appare se non altro un filo più ambiziosa del normale.