Chi si ferma (al titolo) è perduto. Del resto, a parte qualche fanatico dell'auto elettrica, a leggere di una Nissan Ariya - elettrica appunto - che permette ai coniugi Chris e Julie Ramsey di andare dal Polo Nord al Polo Sud ''a batterie'' fa storcere subito il naso. ''Sì, certo'', già vi sento... ''Chissà che bella prolunga! Perché il Polo Nord e il Polo Sud pullulano di colonnine, vero? E come l'hanno ricaricata millemila volte la loro automobilina a pile, se non con un bel generatore Diesel?''. Ernesto Carbone è lei? Guardi che la riconosco anche se fa l'accento svedese! Ma facciamo un passo indietro.
UN VIAGGIO SENZA PRECEDENTI Chris e Julie, evidentemente appassionati di viaggi avventurosi, hanno impiegato 10 mesi per percorrere i 30mila chilometri che separano i due poli terrestri. ''Questa è la prima volta che una macchina, prima ancora che un veicolo elettrico, ha completato un viaggio del genere'', dice Nissan. Lo hanno fatto con una Ariya a trazione integrale e-4orce di serie, fatte salve le modifiche per ospitare pneumatici BF Goodrich da 39 pollici (che ora che li ho visti, li vorrei pure io sulla mia vecchia Yaris!). Sono partiti per l'ennesima avventura dopo aver ultimato il Mongol Rally con una Nissan Leaf, elettrica pure lei. Ostinati, non è vero?
I Ramsey e la loro Nissan Ariya e-4orce di serie (eccetto le gomme da 39 pollici)
COLONNINE IN OMAGGIO Grazie a un nutrito gruppo di sostenitori, i Ramsey hanno lasciato dietro di sé una infrastruttura di ricarica che, evidentemente, prima non c'era. Come funzionino le stazioni non è dato sapere, ma nemmeno importa davvero per decidere se un'impresa del genere - che se non fossimo in piena frenesia elettrica nessuno avrebbe finanziato - abbia senso oppure no. Come saprete, non sono necessariamente un sostenitore dell'elettrico, così come non ne sono un detrattore. La trasformazione che stiamo vivendo nel mondo dei trasporti porta con sé molte contraddizioni di cui ho già parlato: dal problema dell'occupazione al reale impatto ambientale dell'auto elettrica.
IERI, OGGI, DOMANI Quello che però non dobbiamo dimenticare è che, tolte le fregole di certe amministrazioni comunali, la transizione elettrica è un enorme progetto a lungo termine. Sono il primo a dire che per ora l'auto elettrica non soddisfa le mie personali esigenze, ma quella elettrica è l'unica soluzione per garantire la mobilità anche quando avremo risolto il problema vero, che non è quello delle emissioni allo scarico dei veicoli, ma quello delle emissioni allo scarico di tutto il mondo: case, industrie, centri commerciali e chi più ne ha più ne metta.
10 mesi sono serviti a Chris e Julie Ramsey per andare dal Polo Nord al Polo Sud in auto elettrica
EV PER POTER PULIRE L'ENERGIA Tutto passa per una trasformazione radicale non delle nostre auto, ma della filiera energetica. Lo sappiamo tutti che le auto elettriche sono pulite nella misura in cui è pulita l'energia che usi per farle andare e, prima ancora, per costruirle (al netto delle risorse naturali vergini depredate). Ed è qui il punto. Ora come ora si sta lavorando per immaginare un sistema energetico costruito sulle rinnovabili. Anche qui, non senza contraddizioni, visto che probabilmente la quadra si troverà inserendo il nucleare nell'equazione. Ma tant'è: l'auto a combustione non sarebbe in grado di sfruttare un sistema energetico virtuoso, costringendo all'uso dei carburanti fossili.
IDROGENO ED E-FUEL Il grande interrogativo è se mai i carburanti sintetici, prodotti da energia rinnovabile, avranno un senso: tanto per il loro eventuale costo alla pompa quanto per la grande quantità di energia che si deve sprecare per convertirne una parte (piccola) in e-fuel o in idrogeno. Qui si dovrebbe aprire un discorso ampio e complesso, ma in estrema sintesi almeno l'idrogeno verrà prodotto comunque e in gran quantità, perché essenziale - dicono i ricercatori - per accumulare l'energia prodotta dalle centrali eoliche e solari quando vento e sole abbondano, così da poterla utilizzare nei momenti di bassa produttività. Un tassello fondamentale per risolvere il puzzle delle rinnovabili, insomma. E una volta che c'è, l'idrogeno si può usare nelle auto a fuel-cell o bruciato in motori endotermici modificati. Gli e-fuel (già compatibili con le auto di oggi) verrebbero invece prodotti ad hoc, perché dalla stessa quantità di energia impiegata se ne ricavano ancora di meno, e quindi difficilmente potrebbero servire come accumulatori per le centrali elettriche. Resta da capire se risulterà conveniente convertire idrogeno o e-fuel in enorme surplus, per farci andare anche le auto, quando le centrali elettriche potrebbero ricaricare i veicoli direttamente, se questi fossero tutti elettrici: evitando il problema logistico e lo spreco di energia legato al trasporto dei carburanti alternativi.
Nissan Ariya è la prima auto - non solo elettrica - ad aver viaggiato da un Polo all'Altro
TUTTA ESPERIENZA Per quanto poco siano vincolanti gli accordi presi al COP 28, che hanno visto i più convergere verso la decarbonizzazione al 2050, pensare che all'epoca dovremo andare in giro con veicoli elettrici è dunque scontato. Ma questa è da vedersi come la conseguenza, non la causa scatenante, di un mondo che sarà più virtuoso su ben altri fronti. E torniamo all'interrogativo di partenza: sicuri che l'impresa dei Ramsey sia una corazzata Potëmkin di fantozziana memoria? Esperienze del genere, al di là della valenza a scopi di marketing e la soddisfazione personale dei due ''turisti per caso'', valgono anche per raccogliere dati e informazioni sull'efficienza dei veicoli: chiamatela sperimentazione. Ed è anche attraverso progetti di piccola entità e basso impatto come questo che si matura il know-how necessario a sostenere l'innovazione di massa. Se le auto elettriche di domani piaceranno anche agli irriducibili del motore termico, un po' lo dovremo anche a Chris e Julie, e alle ''cartoline virtuali'' che certamente Nissan ha raccolto con i dati di funzionamento della Ariya. Non solo tra i ghiacci dei Poli, ma anche nei torridi deserti che ci stanno in mezzo. Metti che questa storia del riscaldamento globale ci sfugga comunque di mano...
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Ariya 217 CV 63 kWh 2WD Engage | - / - | 42.500 € |
Ariya 217 CV 63 kWh 2WD Advance | - / - | 48.850 € |
Ariya 217 CV 63 kWh 2WD Evolve | - / - | 53.350 € |
Ariya 242 CV 87 kWh 2WD Advance | - / - | 55.350 € |
Ariya 306 CV 87 kWh AWD Advance | - / - | 59.350 € |
Ariya 242 CV 87 kWh 2WD Evolve | - / - | 59.850 € |
Ariya 306 CV 87 kWh AWD Evolve | - / - | 63.850 € |
Ariya 306 CV 87 kWh AWD Evolve+ | - / - | 68.850 € |
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Scheda, prezzi e dotazioni Nissan Ariya