I motori plurifrazionati sono da sempre appannaggio di automobili prestigiose come grandi e lussuose berline oppure sportive e supercar di ogni epoca. Si va dagli 8 cilindri, passando ai nobili 10 cilindri fino ai muscolosi 12 cilindri. Ogni appassionato di auto apprezza un motore del genere perché emana fascino e potenza, prestazioni e tecnologia allo stato dell’arte. Fra questi, esercita una grande attrazione l’otto cilindri con architettura a V. Si tratta di un motore equilibrato, che offre eccezionali performance ed è un punto fermo delle auto ad alte prestazioni: tradizionalmente in grado di generare più coppia di un motore a sei cilindri senza pesare o consumare quanto un V10 o un V12. Per questo motivo negli archivi della produzione di casa nostra ci sono - e ci sono state - auto di nobile curriculum alimentate da V8 altrettanto straordinari.Senza scomodare modelli di piccola produzione o che hanno ottenuto scarso successo come la splendida ma sfortunata Fiat 8V, berlinetta sportiva anche nota come ''Ottovù'' e costruita dal 1952 al 1954, quelli di seguito sono i modelli più rappresentativi di questa famigliae che consideriamo fra le migliori auto costruite. Siete d’accordo? Ne avete altre da proporci? Mano alla tastiera e fatecelo sapere. Ecco la nostra top 7 (in ordine alfabetico) e qualche nome, già lo sappiamo, farà discutere.
- Alfa Romeo 33 Stradale (1967)
- Ferrari 288 GTO (1984)
- Ferrari F40 (1987)
- Ferrari 458 Speciale (2013)
- Iso Grifo (1965)
- Lamborghini Urus (2018)
- Maserati GranTurismo (2007)
ALFA ROMEO 33 STRADALE
PICCOLO V8 GRANDI PRESTAZIONI Tuttavia, il suo fulcro è il motore V8 di 90° e 1.995 cc, con distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, albero motore in acciaio forgiato e lubrificazione a carter secco. Aveva un rapporto di compressione di 10,5: 1 per una potenza che si aggirava intorno ai 230 CV a 9.000 giri/min per una coppia di circa 206 Nm a 7.000 giri/min. Aveva poca relazione con qualsiasi motore di produzione Alfa Romeo e preferiamo non indicare valori precisi di potenza e coppia poiché i motori erano costruiti artigianalmente, quindi potevano subire variazioni di performance a causa di “giochi” e tolleranze differenti fra le parti meccaniche in movimento. Abbinato a un cambio manuale a sei marce e a un’aerodinamica straordinaria per il tempo, il V8 era capace di spingere la 33 Stradale fino a una velocità massima dichiarata di 260 km/h per un’accelerazione da 0 a 100 orari di soli 5,6 secondi. Prestazioni eccezionali per un duemila aspirato dell’epoca.
FERRARI 288 GTO
MODELLO ESCLUSIVO A TIRATURA LIMITATA La 288 GTO è stata realizzata in meno di 280 pezzi e con prestazioni che hanno aperto la strada a modelli che hanno fatto la storia della Ferrari, dalla F40, alla F50, alla serie di hypercar Enzo. Era più leggera, più rigida e più affilata della 308 e alimentata da un V8 di 90° e 2.855 cc, alimentato da due turbo IHI con pressione a 0,9 bar, doppio intercooler e cambio a cinque marce. Il motore erogava 400 CV a 7.000 giri/min e 396 Nm di coppia a 3.800 giri/min, regalando alla sportiva modenese prestazioni eccezionali per l’epoca con uno 0-100 km/h in 4,9 secondi e una punta velocistica dichiarata di 305 km/h.
FERRARI F40
DOPPIO COMPRESSORE PER IL V8 DEL CAVALLINO L’otto cilindri a V di 90°, abbinato al cambio a 5 marce, era solo di 2,9 litri di cilindrata - 2.936,25 cc per l’esattezza - poiché derivava da quello della 288 GTO. Erasovralimentato con due turbocompressori IHIe avevadistribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, 32 valvole, 2 iniettoriper cilindroed erogava una potenza di 478 CV a 7.000 giri/min e una coppia di 577 Nm a 4.000 giri/min. Questi valori assicuravano una potenza specifica di 163 CV/litro e con una massa di 1.100 kg, la F40 raggiungeva un rapporto peso/potenza di soli 2,3 kg/CV. Oltre alla punta velocistica da record, la straordinaria supercar italiana vantava anche un’accelerazione da 0 a 100 km/h fulminea, con un tempo di 4,5 secondi.
FERRARI 458 Speciale
MOTORE ASPIRATO CON POTENZA SPECIFICA DA RECORD Il V8 ha un più elevato rapporto di compressione di 14:1, troviamo poi nuovi pistoni, condotti di aspirazione più corti, camere di combustione migliorate e maggiore corsa delle valvole di aspirazione e scarico. Il tutto è poi completato da un inedito collettore e airbox in fibra di carbonio. Il V8 di 90° della factory di Maranello ha una cilindrata di 4.497 cc ed eroga una potenza 605 CV a 9.000 giri/min e 540 Nm a 6.000 giri/min, cioè 35 CV in più rispetto alla 458 ''standard''. Si trattava del motore aspirato per vetture di serie con la più elevata potenza specifica di sempre, pari a 135 CV/litro. Prestazioni? Grazie alla rapidità del cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti e all’aerodinamica attiva la velocità massima dichiarata arriva a 325 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 orari è coperta in 3 secondi netti.
ISO GRIFO
EQUIPAGGIATA CON MOTORI V8 AMERICANI Deve il suo design alla tratto illuminato di Bertone ed è stata equipaggiata con differenti V8 americani Ford o Chevrolet durante la sua produzione, il più muscoloso dei quali era uno Chevrolet V8 da 7,4 litri, ma più comuni erano i propulsori da 5,8 litri di Ford. Questi non erano motori sofisticati, ma potenti e non solo usati in quanto più abbordabili economicamente. Il propulsore americano aveva una cilindrata di 5.358 cc con distribuzione 2 valvole ad aste e bilancieri, abbinato a un cambio a quattro marce. Erogava una potenza di circa 350 CV a 5.600 giri/min per una coppia di 489 Nm a 3.600 giri/min, numeri che permettevano all’auto italiana di raggiungere una velocità massima di 260 km/h. Il più grande vantaggio era che i motori americani offrivano una grande potenza e costituivano una base affidabile per un granturismo del genere.
LAMBORGHINI URUS
IL SUV CON PRESTAZIONI DA SUPERCAR Il motore ha una cilindrata effettiva di 3.996 cc ed è accoppiato a una trasmissione automatica ZF a otto rapporti con trazione integrale. Il V8 ha un angolo fra le bancate di 90° ed è capace di erogare la bellezza di 650 CV a 6.000 giri/min e 850 Nm di coppia da 2.250 a 4.500 giri/min, che spingono il super SUV italiano fino a 305 km/h di velocità massima per uno zero-cento di appena 3,6 secondi. Si, è vero, ammettiamo di essere pronti a ricevere qualche critica per aver definito la URUS un grande esempio italiano, ma questo colosso con motore V8 sarà capace di garantire il futuro finanziario di Lamborghini in un periodo storico tanto delicato come questo e perciò merita una menzione.
MASERATI GRANTURISMO
MOTORE PIU GRANDE PER LE VARIANTI SPORTIVE Tuttavia, un bel suono non è sufficiente e infatti dal 2008 arriva la GranTurismo S con motore portato a 4.691 cc per 440 CV a 7.000 giri/min e 490 Nm a 4.750 giri/min e prestazioni più in linea con l’immagine sportiva della GranTurismo ovvero 298 km/h di velocità massima e 4,7 secondi per passare da 0 a 100 orari. Con la 4.7 MC Stradale del 2011 e la 4.7 Sport del 2012 il V8 viene spinto fino a 450 CV/7.000 giri e 460 CV/7.000 per una coppia motrice rispettivamente di 510 Nm/4.750 giri e 520 Nm/4.750 giri. La velocità massima supera i 300 orari e lo scatto sullo 0-100 scende fino a 4,6 e 4,7 secondi. Maserati oggi costruisce in proprio i motori (vedi la nuova MC20), ma questo è stato uno dei cavalli di battaglia dell'era motorizzata da Ferrari.