Il percorso sembra inarrestabile, ben presto il classico concessionario auto sarà solo un lontano ricordo. Lo sarà, almeno, da un punto di vista concettuale. Non è detto che sulle abitudini dell'automobilista - progressiva crescita del canale online a parte - la rivoluzione impatti tanto quanto sui rivenditori stessi. L'ultimo Costruttore auto a pronunciarsi in merito è Stellantis: in corso la creazione di ''un nuovo modello di distribuzione con la rete di rivenditori per migliorare l'esperienza cliente''. Fiat, Lancia, Jeep, Alfa Romeo, ma anche Peugeot, Citroen, Opel e così via, come Mercedes, Porsche, BMW: da concessionaria ad agenzia. Cosa significa, più di preciso?
NEW DEAL(ER) Per bocca di Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis per l'Europa allargata, il Gruppo euro-statunitense afferma di essere al lavoro per promuovere ''un modello di distribuzione sostenibile in cui tutte le parti interessate beneficeranno di cambiamenti incentrati sulla customer experience''. Nella visione Stellantis, si legge nel comunicato, ''i clienti trarranno vantaggio da un approccio multimarca e multicanale con una gamma più ampia di servizi, mentre i concessionari disporranno di un nuovo ed efficiente modello di business concepito per sfruttare il portafoglio dei 14 marchi Stellantis, creare sinergie, ottimizzare i costi di distribuzione e offrire ulteriori soluzioni di mobilità sostenibile''.
RAPPORTI DI FORZA Un giro di parole per descrivere una modifica dei rapporti tra la Casa madre e la concessionaria, quest'ultima che per contratto muoverebbe dal ruolo di distributore ufficiale a quello di ''agente''. Quindi sgravato di alcuni oneri che oggi per prassi sono a suo carico, ma al tempo stesso - probabilmente - indebolito sotto aspetti quali le politiche dei prezzi, la scontistica, le soluzioni finanziarie. In altri termini, il passaggio formale da concessionaria ad agenzia ne ridurrebbe sia la libertà di iniziativa, sia - questo il principale timore dei diretti interessati - i margini di profitto. In massima sintesi: l'auto si comprerà direttamente dal Costruttore, l'agenzia si occuperà delle pratiche relative. La transizione è in atto e non si esaurirà in tempi brevissimi: a ostacolare il nuovo paradigma sostenuto dall'industria, anche tematiche di ordine legale e burocratico (risoluzione anticipata dei contratti e relative sanzioni).
TIMELINE Tornando a Stellantis: il processo di trasformazione sarà guidato da Austria, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi a partire da luglio 2023. Il resto d’Europa, Italia inclusa, seguirà successivamente. Il Gruppo, nel frattempo, tiene a sottolineare come la simulazione economica comparativa con il modello previsto dimostri ''sia una redditività almeno equivalente, se non superiore, per la rete, sia una riduzione dell’esposizione ai rischi dei rivenditori''. Questo pur calcolando, a suo dire, ''un aumento dei costi sostenuti da parte di Stellantis''. Seguiremo l'iter da vicino.