OCCHIO NON VEDE... Vi svelo un segreto, il 2021 sarà l'anno degli acquisti ''digitali''. Scherzi a parte, nessuno di noi è all'oscuro di un processo di trasformazione che in realtà coinvolge ogni singolo aspetto della società, non solo quello commerciale (ma soprattutto quello). La pandemia di Covid non ha fatto altro che mettere il turbo ad un fenomeno già in atto: ''perché uscire / resta in casa / compra con un clic'' (e se proprio esci, perché paghi in contanti: usa la carta). La cena, il cellulare, le scarpe da ginnastica, la polizza infortuni, le azioni Tesla, la messa in piega, il pesce rosso, eccetera. E l'automobile. Alt. Fatemi capire. Pazienza il resto, ma io dovrei concludere un investimento sulla qualità di vita che è secondo, in termini economici, soltanto alla mia abitazione, senza prima vedere ciò che mi entrerà in garage? Riformulo e argomento la mia osservazione.
TOUCH & FEEL Primo: come faccio a sapere dal display del mio pc, o dallo schermo del mio smartphone (che è ancor più piccolo), se quell'auto fa ''davvero'' al caso mio. MotorBox ne parla bene e anche a me piace, d'accordo. Ma prima di scucire il grano devo pur toccarla, guidarla, annusarla (non scherzo). Sussurrarle (idem, pensate quello che volete). Separarmi da lei, e realizzare se mi manca, oppure no. Una volta, due, persino tre se necessario. Secondo: se nella trattativa intendo permutare la mia auto usata, come può un consulente individuare la valutazione più corretta da un paio di immagini. Terzo: voglio vedere in volto chi mi vende l'auto, e non tramite webcam, ma dal vivo. O anche i venditori già operano in smart working?
ALLA VECCHIA MANIERA Pensateci. Sto solo richiamando alcuni principi base della compravendita di un bene di prima necessità, e il rimborso delle cui rate mi eroderà una fetta di stipendio per alcuni anni. Sarò all'antica, ma io nell'acquisto di una nuova auto metto sentimento, è un'avventura, e visitare di persona uno showroom, attendere il mio turno e intanto pregustare i benefit della mia nuova fiamma, confrontarmi con il venditore (cioè colui che in quel momento rappresenta il Costruttore), stringergli la mano (appena me lo lasceranno fare), è un'esperienza troppo autentica per essere sostituita da una gelido dialogo con un robot.
CASE HISTORY Sperimentata la primavera scorsa come antidoto alla paralisi economica da Coronavirus, la formula di acquisto da remoto trova, tra le Case, un numero di estimatori via via maggiore. In principio fu Tesla, ultima in ordine di tempo è FCA, che tramite il servizio e-Shop propone di finalizzare la trattativa a distanza dalla A alla Z, dalla prenotazione con deposito cauzionale, fino alla firma del contratto vero e proprio, persino alla consegna a domicilio della macchina. Analogamente a Fiat Chrysler si muovono ad esempio anche Hyundai, col pacchetto Click to Buy, e Nissan, che battezza la sua iniziativa Shop@Home. Slogan invitanti, ma che il sottoscritto tenderà ad ignorare, preferendo muoversi come si è sempre fatto. Se servirà prendere appuntamento per ragioni anti-assembramento, lo farò senza sbottare.
ONLINE E OFFLINE Intendiamoci: anch'io visito spesso i configuratori online che popolano i siti Internet di ciascun marchio. Lo faccio per mestiere, ma lo farò pure quando dovrò rimpiazzare la mia auto con un'altra, perché trovo utile farsi un'idea di massima dell'ordine di spesa, consultare motorizzazioni, allestimenti, optional, etc. E raggiungere il concessionario con un briciolo di preparazione. Mai, tuttavia, salterei il passaggio né del contatto umano, né quello meccanico. Ho paura delle frodi online? No, mi fa paura l'idea di dover convivere con una sconosciuta. Prenoto l'auto da casa e poi perfeziono l'acquisto in negozio? Oppure compro in rete, e mi porto successivamente in negozio per il ritiro? Beh, siccome di casa dovrei uscire comunque, allora preferisco lasciar fare tutto quanto a un consulente, che mi illustri l'auto, mi indirizzi, valuti il mio usato di persona, inoltri l'ordine alla fabbrica in presenza mia.
RESISTENZA Morale: il digitale è una manna dal cielo per una miriade di circostanze. Vuoi mettere la comodità di acquistare un accessorio o un servizio tramite l'impronta del tuo indice, oppure di acquisire ogni genere di informazioni senza doversi alzare dal divano, di alimentare relazioni affettive e lavorative anche in tempi di lockdown, come è già stato dimostrato. Ben venga la tecnologia, se questa serve per semplificare i nostri bisogni, neutralizzare le distanze fisiche, insomma fare di noi stessi persone migliori. Ma certe abitudini sono a mio avviso troppo sane per essere abbandonate. Comprare l'auto online non mi dà niente in più, anzi mi priva di un piacere. Forse mi dovrò adeguare anch'io. Dopotutto, molte persone hanno accettato di buon grado (mentre scrivo siamo in piena Zona Rossa) di celebrare in streaming persino la nascita di Gesù.