Test scrupolosi e verifiche stringenti, così Pechino conta di ridurre incendi e malfunzionamenti sulle auto elettriche. I dettagli
I CINESI NON PERDONANOÈ notizia di oggi la volontà del Governo cinese di imporre test di verifica ancora più rigorosi ai produttori di auto elettriche, a seguito dei numerosi inconvenienti che hanno coinvolto, negli ultimi mesi, un elevato numero di EV. La Cina è leader indiscusso nel campo della mobilità elettrica, con numeri da primato per le unità PHEV ed EV immatricolate. Battuto il primato statunitense, i cinesi sono oggi i padroni incontrastati del mercato delle materie prime (Litio, Nickel e Cobalto), nonché i primi produttori al mondo di batterie agli ioni di litio con una quota di mercato del 70%.
TEST PIÚ SEVERINonostante questi numeri incoraggianti, frutto delle politiche di sussidio avviate da Pechino nell’ultimo decennio, il ministro dell’Industria ha comunque deciso di sferzare i produttori di EV obbligandoli a sottoporre le vetture (immatricolate e in deposito) a specifici test di verifica su pacco batterie, sul cablaggio, sull’impermeabilità dei materiali e sulla vulnerabilità dei dispositivi di ricarica, pubblicando i risultati entro e non oltre ottobre 2019. Questo giro di vite è dettato dagli innumerevoli casi d’incendio e autocombustione che affliggono le vetture elettriche, 40 nell’ultimo anno (in Cina), con più di 130.000 veicoli elettrici richiamati dalle Case per verifiche e accertamenti.
TESLA E NIO SOTTO LA LENTE A finire sotto la lente d’ingrandimento di Pechino la californiana Tesla e la cinese NIO. La prima alle prese con una flessione nelle vendite in patria e all’estero, la seconda decisa a rivoluzionare il mercato cinese dell’auto elettrica. Per entrambe le Case hanno pesato sia la reticenza nel fornire informazioni e spiegazioni alle autorità locali, sia i recenti casi di malfunzionamento che hanno afflitto alcune delle loro vetture.
EV IN FIAMMEUna Tesla Model S è infatti andata in fiamme in un parcheggio seminterrato di Shanghai, danneggiando le altre vetture parcheggiate nelle vicinanze. Pochi giorni dopo, sempre una Model S si è incendiata durante la sosta nel centro di Hong Kong. Anche il nuovo NIO ES8 SUV ha riscontrato non pochi problemi, andando a fuoco durante la riparazione in un’autorimessa autorizzata. Le indagini hanno poi rivelato come le fiamme avessero avuto origine da un corto circuito all’interno del pacco batterie. Nemmeno Audi è rimasta immune ai malfunzionamenti, costringendo Ingolstadt a richiamare il nuovo e-Tron SUV a causa di infiltrazioni d’umidità nelle batterie.