Il ministro Toninelli: inasprimento delle sanzioni, ma anche campagna di sensibilizzazione culturale. La bufala di WhatsApp
A VOLTE RITORNANO Risparmiati dalla precedente legislatura (che in fin dei conti aveva accantonato la riforma, e senza un perché), gli smartphone-dipendenti tornano di nuovo nel mirino. A dissotterrare il tema dell'uso improprio del cellulare alla guida è stato i giorni scorsi il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Che ragiona su un possibile inasprimento delle pene, quindi sulla effettiva introduzione della sospensione della patente per chi viene sorpreso in difetto la prima volta, e non la seconda.
PROBLEMA CULTURALE Toninelli parla di sanzioni più severe, ma anche di "maggiori controlli e campagne di sensibilizzazione, soprattutto tra gli automobilisti più giovani". Senza un cambio di mentalità, osserva il ministro, "i progressi rimarranno sempre parziali".
FAKE NEWS Il Governo riapre dunque il Codice della Strada e mette un segnaposto in corrispondenza dell'Art. 173. Se ne occuperà, ma non ancora. Infondato l'allarme che in questi giorni circola via WhatsApp, secondo il quale la sospensione immediata della patente per chi viene sorpreso a maneggiare il cellulare mentre guida entrerebbe in vigore da domani martedì 21 agosto. Trattasi di BUFALA bell'e buona. Per adesso, e probabilmente per tutto il 2018, non cambia nulla: ritiro della licenza di guida (giusto o sbagliato che sia) solo alla seconda infrazione.
ATTRAZIONE FATALE Quello dell'uso disinvolto dello smartphone anche quando le mani dovrebbero stringere saldamente la corona del volante, e gli occhi dovrebbero puntare esclusivamente al tratto di strada di fronte a sé, è un fenomeno grave e soprattutto in espansione. Già, perché se un tempo la trasgressione si limitava (o quasi) alla conversazione senza auricolari o vivavoce, oggi cellulare alla guida significa prevalentemente navigazione e social network.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE A differenza di una semplice telefonata, leggere o chattare impegna sia le mani, sia (ahimé) la vista. Che irrimediabilmente, abbandona l'orizzonte e si concentra sul display del cellulare. L'integrazione tra device ed elettronica di bordo ha ora il potere di limitare i danni. Ma a quanto pare, proiettare le funzioni del proprio iPhone di ultima generazione sullo schermo del navigatore non regala le stesse identiche emozioni.
IL SEME DEL CAMBIAMENTO L'abuso dello smarthone alla guida è un'epidemia, Toninelli promette di correre ai ripari. Consapevole che individuare l'antidoto sarà un'impresa. "Parliamo di un'abitudine radicata, di una dannosa cultura di sottovalutazione dei rischi", lamenta il ministro. Almeno, il fascicolo è di nuovo sulla scrivania.