Si proclama innocente e vittima di una persecuzione da parte del tribunale giapponese: Carlos Ghosn fugge in Libano
FUGA PER LA LIBERTÀ In Giappone, dove è stato incarcerato e rilasciato più volte, lo attende un processo per frode finanziaria. Per sfuggire a quella che lui definisce ''una persecuzione politica'', Carlos Ghosn è fuggito in Libano, dove il passaporto libanese gli concede protezione rispetto all'estradizione e dove - riporta il New York Times - risiederebbe protetto da guardie armate all'interno della sua villa.
SFUGGITO ANCHE AI SUOI AVVOCATI Ex amministratore delegato di Nissan e per lungo tempo ai vertici di Renault e Mitsubishi, Ghosn avrebbe approfittato del suo momentaneo status di uomo libero in seguito al pagamento di una cauzione da 9 milioni di dollari per sfuggire al controllo delle autorità e dei suoi stessi avvocati, raggiungendo il Libano con un aereo privato, attraverso la Turchia.
Carlos Ghosn scaricato anche da Mitsubishi
LA DICHIARAZIONE DI GHOSN Continua a proclamarsi innocente, Ghosn, che chiarisce il gesto: ''Ora sono in Libano e non sarò più tenuto in ostaggio da un sistema giudiziario giapponese truccato in cui si presume la colpevolezza, la discriminazione dilaga e vengono negati i diritti umani di base, in flagrante disprezzo degli obblighi legali del Giappone ai sensi del diritto internazionale e dei trattati cui è vincolato''.
INNOCENTE FINO A PROVA CONTRARIA Sin dall'inizio della vicenda, Ghosn ha sempre sostenuto la sua innocenza, accusando prima i suoi ex colleghi della Nissan di mettere in scena i suoi problemi per rimuoverlo, incolpando poi il sistema giudiziario allorché ulteriori dettagli sulle sue presunte infrazioni venivano resi noti. Prima della fuga aveva manifestato i dubbi suoi e dei suoi legali circa l'equità del processo a cui andava incontro.