Si attende la delibera ufficiale dopo il Cda Renault. Al posto di Ghosn, Jean-Dominique Senard (presidente) e Thierry Bollore (ad)
THIS IS THE END Capolinea, con le dimissioni volontarie anche dalle proprie cariche di presidente e amministratore delegato del Gruppo Renault, l'ex capitano d'industria Carlos Ghosn sparisce dai server del sistema auto. Il Consiglio di amministrazione si è pronunciato questa mattina giovedì 24 gennaio 2019: l'allontanamento del top manager è ora completo anche sponda francese. Si chiude così la parabola di una delle figure più infuenti del settore, di colui che in passato ha guidato l'Alleanza al primato globale delle vendite, e che nell'arco di qualche mese si è ritrovato a pasteggiare con riso scotto nella spartana cella di un carcere di Tokyo.
NEW DEAL Ad apprendere del gesto spontaneo di Ghosn sarebbe stato il consigliere Renault Philippe Lagayette, destinatario nella serata di ieri mercoledì 23 gennaio della lettera di dimissioni. La poltrona di presidente sia della Régie, sia dell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, verrà d'ora in avanti occupata da Jean-Dominique Senard, in precedenza Ceo Michelin, mentre a rivestire il ruolo di nuovo direttore generale, su proposta dello stesso Senard, sarà Thierry Bollore. A loro il compito di traghettare Renault e l'Allenaza nel suo insieme verso lidi, almeno giudiricamente e mediaticamente, più sereni. Si apre un nuovo corso, e chissà quali effetti sulle strategie, sui rapporti franco-asiatici, in ultima analisi sul mercato mondiale dell'auto.