Un'inchiesta del Corriere della Sera rivela usi e costumi discutibili degli abbonati al servizio di car sharing
STRANE ABITUDINI Voi avete mai utilizzato un qualsiasi servizio di car sharing? Ma per cosa di preciso? Ci scommetto: avete preso l’auto e dal punto A vi siete recati al punto B. Che banali che siete! Pensate che ci sono vostri connazionali che l’auto condivisa l’hanno utilizzata per farci un trasloco. Si esatto, un’auto di una società di car sharing utilizzata per trasportare mobili e non solo: un personaggio molto originale ci ha infilato dentro anche un motorino.
FANTASIA AL POTERE A riportare i comportamenti più strani è il Corriere della Sera che continua con un lungo elenco di altri abusi da parte degli abbonati ai servizi di car sharing. Ad esempio c’è chi l’auto la parcheggia in posti impensabili: Piazza Duomo e Parco Sempione a Milano. Dicono che siano parcheggio di protesta. Contro cosa non si sa. Ci sono poi i gelosi che parcheggiano le auto all’interno di cortili privati: così facendo il veicolo risulta disponibile per il noleggio, salvo poi essere di fatto irraggiungibile.
PECCATI DI GOLA C’è poi chi viene colto da improvvisi attacchi di fame e inizia a mangiare un po’ di tutto. Come riporta il Corriere in alcune auto “Sembrava fosse esplosa una bomba di carne, cipolla e salsa”. Ecco, magari il kebab mangiatelo fuori dall’auto. E se avete nausea o se vi scappa proprio tanto, non fate come quelli che non sono riusciti ad agire in tempo e hanno così obbligato le società di car sharing ad effettuare lavaggi ultra intensivi dell’abitacolo.
IL VIZIETTO Non manca naturalmente chi utilizza le auto dei servizi di car sharing per lasciarsi andare a profonde effusioni amorose, dimenticando poi all'interno preservativi usati o biancheria intima. C’è poi chi ha la sede operativa per i propri affari legati a prostituzione e spaccio proprio in un’auto in condivisione.
SENZA LIMITI La lista degli abusi continua con quella volta in cui un’auto è andata a schiantarsi contro un muro e dall’abitacolo sono uscite 7 persone. Mica male per un’auto a 2 posti. Oppure c’è chi passa le giornate a creare falsi profili così da sfruttare le promozioni per i nuovi abbonati. Così Share’ngo ha beccato quello che ne aveva creati 9 in 10 giorni e per tutti aveva utilizzato il numero di telefono della compagna.