Dalle accise alle accuse, da uno stato di caos a un vero e proprio ''caso''. Il Governo non rinnova il taglio delle imposte e i prezzi schizzano alle stelle, ma la colpa viene fatta ricadere sui gestori, ora tenuti - in seguito a decreto ad hoc - ad osservare linee guida sulla trasparenza, pena severe sanzioni. Ma i gestori, la responsabilità dell'aumento dei prezzi non intendono assumersela. Rispedendo al mittente i sospetti di speculazione e passando all'azione. O meglio, all'inazione. Contro il comportamento del Governo, la categoria dichiara lo stato di agitazione su tutta la rete. Sciopero dalle 19.00 del 24 gennaio alle 7.00 del 27 gennaio. Fanno due giorni interi.
Caos carburanti, i benzinai incrociano le braccia
CAPRO ESPIATORIO Prima il Governo aumenta il prezzo dei carburanti, subito dopo - lamentano in una nota congiunta Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio - scarica la responsabilità sui gestori, che diventano così i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. Contro la categoria è in atto una campagna mediatica vergognosa''.
LO SCARICABARILE ''L’impressione che la categoria ha tratto da questa vicenda - aggiungono i sindacati - è quella di un Esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l’Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l’Agenzia delle Entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull’affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla Categoria. È in corso un vero e proprio imbroglio mediatico al quale le nostre organizzazioni intendono ora rispondere''.