C'è un nuovo protagonista dell'industria automobilistica, BYD. Arriva dalla Cina ed è pronto a conquistare tutto il mondo, letteralmente. E nel mirino adesso c'è l'Europa. Non solo in termini di offensiva di prodotto (sempre più ampia), ma anche e soprattutto dal lato industriale e produttivo. I più recenti piani di espansione hanno infatti annunciato la costruzione della prima fabbrica di vetture passeggeri in Europa, situata a Szeged, Ungheria. Sebbene i dettagli sui lavori nei vasti 300 ettari del progetto siano ancora da definire, la posizione strategica nel cuore dell'Europa continentale sottolinea l'importanza della mossa. Una dimostrazione tangibile della solidità di BYD, nata nel 1995 come produttrice di batterie per cellulari e trasformata in costruttore automobilistico appena otto anni dopo.
NUMERI IN CONTINUA CRESCITA BYD è un fenomeno in continua crescita. Solo nel mese di novembre, il marchio cinese ha venduto 301.378 unità elettrificate, registrando un aumento del 31% rispetto al 2022, con una crescita del 49% nelle full electric e del 13% nelle plug-in. La sfida è, ovviamente, con Tesla, che a settembre vantava un margine di vantaggio di soli 3.000 veicoli. Tuttavia, BYD ha la facoltà di giocare questa partita in casa, nel mercato interno cinese, con numeri supportati da altri marchi del Gruppo e una gamma più accessibile economicamente. Tesla ha solo quattro modelli in gamma (dai 43.000 ai 138.000 euro circa) e fa della razionalizzazione produttiva da sempre il suo ''segreto'' di redditività. BYD, al contrario, ha modelli come Song, Qin Plus, Dolphin, Yuan Plus, in Europa ci sono anche Seal (qui la nostra prova) e Atto 3 e altri sotto il marchio Han, dominando la classifica delle auto più vendute in Cina. A Shanghai, BYD ha introdotto la Seagull, un'auto elettrica accessibile al prezzo di circa 10.000 dollari, molto meno di 10.000 euro, ampliando ulteriormente la sua portata. Vedremo se quest'ultima arriverà anche qui da noi.